IL MESSAGGERO – TRANI – Dal campionato all’Europa League: la nuova Roma scopre la prima full immersion stagionale. Cioè tre match in otto giorni. Fonseca, però, non ha in mente alcuna rivoluzione per il debutto in coppa, domani sera all’Olimpico contro l’Istanbul Baakehir. Qualche cambio lo ha già annunciato dopo il successo contro il Sassuolo, ma l’obiettivo del portoghese è rafforzare l’identità di squadra e quindi di non rallentare la fase di assemblaggio passando per la rotazione extralarge. Più che al riposo dei giocatori, la priorità è il minutaggio degli stessi. C’è chi ne ha bisogno per trovare la forma migliore. Basta pensare a Veretout che ha iniziato la sua avventura in giallorosso domenica scorsa: mai utilizzato prima (nemmeno nelle amichevoli precampionato), è rimasto in campo, e fino all’ultimo secondo del recupero, contro il Sassuolo proprio per riabituarsi al ritmo partita. Anche l’altro debuttante non è uscito in anticipo: Mkhitarian, nonostante arrivasse dal doppio impegno con l’Armenia nelle qualificazioni europee (è stato titolare sia contro l’Italia che contro la Bosnia, concludendo entrambe le gare), ha fatto il pieno di minuti proprio per accelerare la conoscenza con i nuovi compagni.
STESSA TRACCIA – Fonseca vuole confermare diversi interpreti proprio per insistere, anche in partita, sui movimenti e sui concetti del suo 4-2-3-1 che non ha mai messo in discussione. Turnover sì, dunque, ma non troppo. Il portoghese è intenzionato a cambiare al massimo un giocatore in ogni reparto. L’ideale per lui, soprattutto ad inizio stagione e in un nuovo club, è di limitarsi a tre innesti, anche se poi nelle prossime ore dovrà verificare le condizioni fisiche di alcuni titolari, a cominciare da Dzeko che ha lasciato l’Olimpico con una fasciatura al ginocchio destro. Scontata è la presenza di Spinazzola e Zaniolo che, tra l’altro, sono state le prime mosse in corsa nella partita contro il Sassuolo. Il terzino, entrando a sinistra, dovrebbe permettere a Kolarov di riposare, la mezzala può invece giocare da esterno alto a destra al posto di Kluivert o da trequartista nel ruolo di Pellegrini. L’altra novità, invece, dovrebbe essere Diawara, da sistemare accanto a Veretout che, dopo il lungo periodo di inattività, ha bisogno di giocare. Uscirebbe Cristante, l’unico centrocampista che nelle prime tre partite ufficiali non ha perso nemmeno un minuto.
LISTA D’ATTESA – Restano indisponibili Zappacosta e Smalling, oltre a Under e Perotti. Cetin, fermo per la febbre, non è stato comunque inserito nella lista Uefa. Anche Jesus e Pastore puntano ad avere spazio dal primo minuto. Ma Fonseca li farà partire dall’inizio solo se vedrà stanchi Fazio e Mkhitaryan. In più c’è Dzeko in bilico. Ma Kalinic, come ha detto in pubblico il portoghese, non ha fatto la preparazione con l’Atletico Madrid. Come centravanti di scorta rimangono Antonucci o Zaniolo per la formula con il falso nove.