IL TEMPO – MENGHI – Ce ne sono di paragoni azzardati, ma probabilmente questo lo è più di tanti altri: Balotelli come Totti. Sorprende ancora di più se si pensa che a sostenerlo è chi il capitano lo ha allenato per due anni e mezzo e ora rivede un po’ delle sue caratteristiche nell’attaccante su cui il Marsiglia ha scelto di scommettere a gennaio. “Con le dovute proporzioni – dice Rudi Garcia – rivedo un po’ di Totti nella capacità di lettura del gioco che ha Mario, un giocatore diverso per quello che puó darci: gioca bene con la squadra, si è integrato subito, puó difendere tanti palloni e ha una bella visione di gioco. Lui è la qualità di questo gruppo”.
Parole che dalla Francia sono inevitabilmente rimbalzate a Roma, dove nelle ultime ore le doti da fenomeno dell’ex numero 10 sono piuttosto state paragonate a quelle del predestinato Zanioloe, per quanto possa risultare blasfemo anche questo confronto, quella dell’allenatore dell’Olympique è la vera eresia. E lo stesso Totti potrebbe faticare a capire cosa lo accomunerebbe a Balotelli, un ribelle che non gli è mai andato a genio e a cui rifiló il famoso calcione nel 2010