LA STAMPA – La sede Uefa di Nyon, questa mattina, diventerà il campo principale del calcio europeo al tempo del coronavirus. Il presidente Ceferin si collegherà in videoconferenza con i 55 numeri uno delle varie federazioni dai rispettivi paesi, così come i vertici delle Leghe e quelli dell’Eca.
Euro 2020, coppe e campionati nazionali: il rebus sul nuovo calendario e sui possibili, inediti, format per Champions ed Europa League può trovare soluzione solo se gli Europei verranno spostati in un’altra data. Scelta che appare obbligata, resta solo da decidere quando verrà rimesso in agenda il primo europeo itinerante della storia: l’opzione del prossimo anno – giugno e luglio 2021- è la più accreditata di quella del prossimo novembre. Così chiedono le federazioni e osì vogliono i club ed i giocatori. Ceferin, gran capo dell’Uefa, prenderà atto di una volontà comune, ma chiederà alle parti in causa di condividere la perdita economica. Circa 300 milioni: dato di cui si è parlato nell’assembela di Lega di ieri e che presumibilmente diventerà terreno di scontro