LA REPUBBLICA – FERRAZZA – Stringere il cerchio intorno a un allenatore non è cosa semplice e richiederà ancora un po’ di tempo. Perché se la Roma potesse scegliere senza condizionamenti, virerebbe nettamente su Sinisa Mihajlovic. Sì, l’allenatore dal passato laziale. Una scelta che rischia di essere impopolare e che, in questo momento storico, verrebbe letta dalla tifoseria giallorossa come una provocazione. Ma andiamo con ordine: dopo
il no di Gasperini, gli Stati generali romani (Baldissoni, Fienga, Totti) si sono stretti per trovare una soluzione affidabile da mettere
sulla panchina lasciata da Ranieri. Un tecnico di polso, adatto caratterialmente a gestire spogliatoio e comunicazione. E, stringendo il cerchio, i nomi rimasti sembrano essere quelli di Gattuso, De Zerbi e, appunto, Mihajlovic.
L’arrivo di quest’ultimo — che ha preso tempo con il ìBologna, intenzionato a trattenerlo — è caldeggiato da Petrachi, nuovo ds (in attesa di nomina) della Roma. I due hanno un legame molto forte, dopo i due anni passati a lavorare insieme al Torino. Il dirigente lo considera il tecnico migliore tra quelli prendibili: per tempra, personalità e modalità con cui prepara e manda in campo la squadra. In attesa di capire se Sarri andrà alla Juventus (resta altrimenti una promessa fatta a Baldini), la Roma considera Sinisa una scelta credibile, ma vuole capire come il popolo giallorosso prenderebbe il suo arrivo.
Non bene, la risposta arrivata ieri, tra radio private e social colorati di giallorosso (e anche quelli laziali, che vedrebbero come un tradimento la scelta del serbo). I romanisti, provati dall’allontanamento dal campo di De Rossi e da una stagione deludente, sono quasi increduli di fronte a un’ipotesi che creerebbe ulteriori malumori e contestazioni a Pallotta, ai minimi storici come popolarità. Mihajlovic sembrerebbe ben disposto e pronto ad accettare, forte anche dei buoni rapporti con Totti, che proverebbe a proteggerlo di fronte alla piazza. Come detto, gli altri nomi sono quelli di Gattuso e De Zerbi, ma piace anche Fonseca, dello Shakhtar, che però percepisce 5 milioni a stagione. Si dovrebbe comunque arrivare alla prossima settimana prima di una scelta definitiva, perché questa volta la Roma non può permettersi passi falsi e vuole essere pienamente convinta di una scelta che andrà poi difesa e supportata. «Mihajlovic alla Roma? Vedremo, lì stanno cercando un allenatore», l’apertura di Pastorello, manager del tecnico. Fatto il nuovo tecnico, chiunque sarà, ci si concentrerà sul mercato, cercando di accelerare i tempi di cessioni e arrivi per farsi trovare pronti ai preliminari d’Europa League di fine luglio.