IL MESSAGGERO – CARINA – Il countdown è cominciato. Tra dieci giorni termina il prestito di Smalling alla Roma. Che ultimato il campionato, vuole trattenere l’inglese anche per il futuro. Non solo quindi per l’Europa League. La partita è doppia da tempo: riscattare Chris e garantirsi sia il presente che il domani con un triennale che aspetta soltanto di essere firmato. Nonostante le accelerazioni mediatiche di un paio di settimane fa, non è stato facile riallacciare i rapporti con lo United, soprattutto perché la Roma si è resa conto in ritardo di non aver avuto nell’agente del ragazzo un alleato. Un po’ per carattere, un po’ perché con il Manchester United è sempre meglio non puntare i piedi. Fatto sta che la Roma ha capito che l’agente non aveva mai fatto le pressioni che servivano sui Red Devils, seppur non avesse mai remato contro. Quando a Trigoria hanno preso atto della vicenda, hanno chiesto a Smalling di farsi sentire in prima persona. Così da qualche giorno è iniziato il pressing del ragazzo sulla dirigenza del club inglese. L’offerta della Roma è ferma a 14 milioni, lo United ne chiede 20.