CORRIERE DELLA SERA – Il Campidoglio non arretra di un passo dai paletti fissati nella delibera 32 sull’interesse pubblico per la realizzazione dello stadio della Roma. Posizione ribadita nel tavolo tecnico riunitosi ieri all’Eur: «O si fa come diciamo noi o salta tutto», la sintesi dell’ultimatum, l’ennesimo,posto dal Comune. (…) Il nodo, lo stesso su cui la trattativa si è incagliata da mesi, è la «contestualità» ovvero il sincronismo tra l’apertura dell’impianto sportivo e la realizzazione delle opere pubbliche senza le quali, come ha evidenziato lo studio commissionato dalla sindaca al Politecnico di Torino, la situazione sarebbe «catastrofica»per le ripercussioni su viabilità e trasporti. E però, le parti non sembrano ancora aver trovato la quadra sull’interpretazione della tempistica: un dialogo tra sordi al punto che, ieri, circolavano rumors sul fatto che i proponenti volessero sottoporre la questione al parere di un arbitro terzo (…) Per i Cinque stelle la strada è segnata, salvo mettere la pietra tombale sul progetto:«Le opere devono essere realizzate tutte contestualmente allo stadio e tutto concorre all’interesse pubblico, che l’assemblea capitolina ha valutato e approvato con la delibera 32. La Roma non può cambiare gli impegni presi dalla pubblica amministrazione, altrimenti viene meno l’interesse pubblico». (…) Adesso anche Virginia Raggi e la giunta sembrano voler mollare il progetto,rassicurati dal crollo di popolarità tra i supporter giallorossi.