Stadio, vertice Vitek-Comune: «Ma i tempi sono un’incognita»
IL MESSAGGERO – Nei giorni scorsi, durante le vacanze natalizie, in gran segreto, gli emissari di Radovan Vitek si sono presentati al Comune di Roma, per la precisione presso la sede del dipartimento Urbanistica all’Eur per avere informazioni sulla complessa operazione del nuovo stadio della Roma. I dirigenti del Campidoglio hanno spiegato informalmente che la convenzione urbanistica è in fase molto avanzata: Lo schema di accordo di fatto rimanda il problema principale del progetto stadio alla prossima consiliatura. Insomma, al prossimo sindaco. La bozza è già sul tavolo della sindaca Virginia Raggi ed è in attesa di essere calendarizzata in Assemblea capitolina. Ma qui sorge il problema perché il gruppo del M5S è più spaccato che mai e non solo per la questione legata allo stadio di Tor di Valle. È per questo che risulta difficile pronosticare i tempi per arrivare al voto.
Gli altri ostacoli riguardano il nodo sulla viabilità che potrebbe andare in tilt nel quadrante Sud di Roma, la contestualità tra opere private e pubbliche oltre al fatto che alcuni terreni da espropriare, se il progetto stadio venisse realizzato, vedrebbero crescere il loro valore. Una differenza da mettere in conto ai privati, quasi 20 milioni di euro in più rispetto alla stima iniziale che la nuova proprietà di Tor di Valle sarebbe disposta a sostenere.