LA GAZZETTA DELLO SPORT – Ieri tutti hanno manifestato la volontà di posticipare l’Europeo al 2021, come poi è stato deciso. Ma dietro quel ‘tutti‘ si nasconde una potenziale contrapposizione: da una parte Leghe e federazioni nazionali, dall’altra Uefa, magari con i club coinvolti nella volata finale di Europa League e Champions, con il problema calendari che incombe, soprattutto per l’Italia che deve ancora recuperare molti impegni tra campionato e Coppa Italia.
Una ripartenza ad aprile è un’ipotesi da escludere per la Lega Serie A, vista l’emergenza sanitaria del nostro Paese. Le date più possibili sono quella del 2 maggio, soluzione più ottimistica e che permetterebbe di concludere il campionato il 28 giugno, e quelle del 9 maggio e 16 maggio, sforando a luglio di una o due settimane, con la necessità di richiedere la proroga dei contratti dei giocatori in scadenza a giugno, ipotesi quest’ultima che l’Uefa tende però a scartare.