Tardelli, De Bruyne e un po’ di Totti: Zaniolo è già un cocktail di campioni
CORRIERE DELLA SERA – Tutti si stanno innamorando di Nicolò Zaniolo (…) e tutti cercano di capire in che cosa assomiglia a chi. Gioco pericoloso, perché Nicolò è Nicolò, ma inevitabile. Così Adriano Galliani, che i campioni li comprava per il Milan fa un nome importante: «Mi sembra che stia nascendo una stella. Questo ragazzo sembra straordinario e facciamogli i complimenti, però non montiamolo troppo perché i ragazzi devono trovare continuità nel tempo. Chi miricorda? Forse Tardelli». Di sicuro del campione del mondo 1982 ha la capacità di inserimento nell’area avversaria e la freddezza sotto porta. (…). In azzurro lo ha avuto Paolo Nicolato, commissario tecnico della Nazionale Under 19 arrivata seconda — dietro al Portogallo — nell’ultimo Europeo di categoria: «A chi somiglia? Tanti dicono Ballack o Lampard, perché ha fisicità unita a tecnica e senso del gioco. A me, però, ricorda di più Kevin De Bruyne, che può essere vicino al suo modo di interpretare il calcio». (…). A Roma c’è vorrebbe fargli vestire la maglia numero 10 di Francesco Totti. Sacrilegio? No, ma sarebbe un errore. Primo perché Zaniolo ha il diritto di essere Zaniolo. Secondo perché non è romano e romanista, ma di Massa e da ragazzo era juventino. Terzo perché gli sta benissimo il 22, che ha mutuato da Kakà. Somiglia al brasiliano rossonero perché è un centrocampista che può giocare dietro alle punte ma anche partire dalla fascia come ha fatto contro il Porto. (…). Il complimento più bello, alla fine, glielo ha fatto Gigi Buffon, quasi un vicino di casa: uno di Massa e uno di Carrara. Il portierone (…) ha detto che Nicolò diventerà un top se ha preso il carattere di papà Igor, che faceva il centravanti sui campi duri di B e C. A vederlo come «mena» in campo, Zaniolo junior ha imparato dal senior. E come papà non c’è nessuno.