REPUBBLICA – Si è presentato a sorpresa nel suo doppio ruolo di premier e di tifoso romanista dichiarato mettendo il peso del governo sul progetto dell’impianto a Tor di Valle. Giuseppe Conte è arrivato ieri pomeriggio in via Tolstoj, all’Eur, all’inaugurazione della nuova sede della Roma enon si è tirato indietro: «C’è una grande attenzione del governo per il progetto dello stadio e per questa grande realtà imprenditoriale», ha spiegato il presidente del consiglio. «Mi auguro che questo investimento venga presto cantierizzato, vogliamo che il 2019 sia l’anno degli investimenti». Parole che arrivano il giorno dopo il consiglio straordinario sull’impianto che ha visto la defezione di 8 consiglieri M5S, assenti al momento del voto degli ordini del giorno finali. «Erano assenze in parte programmate, non c’è nulla di strano», getta acqua sul fuoco Giuliano Pacetti, eletto ieri formalmente capogruppo 5 Stelle in Aula Giulio Cesare. «Come abbiamo votato l’interesse pubblico così voteremo la variante urbanistica con annessa convenzione in maniera compatta quando arriverà in Aula prima dell’estate», conferma Pacetti. Ma le assenze (tra cui le consigliere Guerrini, Montella, Seccia e Vivarelli) non fanno dormire sogni tranquilli al M5S.