12 Apr 2019In Breaking News5 Minuti

Totti-Tudor, quindici anni dopo “Zitto, sono 4, a casa” di nuovo di fronte all’Olimpico

INSIDEROMA.COM – MATTEO LUCIANI – Sabato prossimo, alle ore 18.00, la Roma di Claudio Ranieri tornerà in campo per affrontare l’Udinese nella trentaduesima giornata della Serie A 2018/2019. I giallorossi sono chiamati a dare continuità alla sofferta vittoria ottenuta sul campo della Sampdoria grazie al tap-in sotto porta del “condottiero” Daniele De Rossi. La sconfitta del Milan sul campo della Juventus e il contemporaneo pareggio dell’Atalanta a San Siro contro l’Inter di Luciano Spalletti nell’ultimo turno di campionato, infatti, hanno clamorosamente riacceso le speranze romaniste di arrivare al quarto posto, che vorrebbe dire qualificazione alla prossima Champions League.

Il compito della compagine capitolina non si presenta facile, innanzitutto a causa degli ancora troppi infortunati all’interno della rosa. Qualora Alessandro Florenzi non dovesse riuscire in un miracoloso recupero, si andrebbe verso un assurdo Juan Jesus, difensore centrale e mancino naturale, sul versante di destra di difesa, con Marcano, a sua volta centrale difensivo, sul versante opposto. Una difesa a quattro senza esterni puri, in pratica.

Inoltre, l’avversaria di turno, l’Udinese, è reduce da un trittico di match assai positivo (tre punti ottenuti contro il Genoa e l’Empoli, oltre al prezioso pareggio milanese contro i rossoneri di Gattuso); merito soprattutto del tecnico chiamato a sostituire Davide Nicola a partire dalla ventinovesima giornata, ovvero Igor Tudor.

Il quarantenne di Spalato aveva già condotto all’obiettivo della salvezza i friulani nello scorso campionato, quando era entrato in corsa (aprile 2018) in sostituzione di Massimo Oddo. Tuttavia, l’estate ha poi visto separarsi i destini dell’ex difensore juventino e dell’Udinese, decisa a puntare su un altro tecnico straniero come Velazquez.

I risultati non hanno dato ragione alla famiglia Pozzo, costretta dapprima a rimpiazzare lo spagnolo con il suddetto Nicola e ora lo stesso tecnico ex Crotone di nuovo con Igor Tudor.

Sabato prossimo lo Stadio Olimpico sarà anche teatro di un nuovo incontro proprio tra Tudor e Francesco Totti, colui che ormai quindici anni or sono fu protagonista di un siparietto entrato di diritto nella storia romanista nei riguardi dell’allora difensore della Juventus di Marcello Lippi.

Facciamo un passo indietro.

Domenica 8 febbraio 2004, l’Olimpico di Roma ospita il big match della ventesima giornata di Serie A tra i giallorossi di Fabio Capello e la Juventus di Lippi. Le due formazioni sono appaiate al secondo posto in classifica a quota 43 punti e vogliono vincere per ‘eleggere’ la vera rivale del Milan di Ancelotti, in testa con cinque lunghezze di vantaggio su entrambe le sfidanti.

La Roma non arriva alla sfida nel migliore dei modi, poiché è reduce da una brutta caduta sul campo del Brescia; la Juve, invece, nel turno precedente ha superato di misura un coriaceo Chievo Verona. Si parte in sostanziale equilibrio, ma ben presto si capisce che si tratta di una serata a senso unico, quello a tinte giallorosse.

Dopo tredici minuti, la squadra capitolina è già in vantaggio grazie a un tiro dal limite dell’area di Olivier Dacourt che passa tra svariate gambe prima di depositarsi alle spalle di Buffon. I minuti passano e la Roma è assoluta padrona del campo. Al 53′, arriva il meritato raddoppio: ci pensa capitan Totti a battere l’amico Buffon con un preciso colpo dagli undici metri. Tra il 70′ e l’85’, infine, ha vita il Cassano-show, con il talento di Bari vecchia che realizza una doppietta da urlo, decidendo inoltre liberamente di spaccare in due con un calcio la bandierina che divide la Tribuna Monte Mario dalla Curva Nord.

Proprio sul 4-0, ecco l’episodio tra Totti e Tudor: il croato rivolge evidentemente qualche ‘complimento’ di troppo al numero dieci giallorosso, che per tutta risposta si volta all’indirizzo del croato e mima tre gesti che sarebbero poi finiti anche su delle magliette appositamente stampate per celebrare l’evento: “Zitto, sono 4, vai a casa“.

A distanza di quindici anni, possiamo affermare senza ombra di dubbio che, visto il momento, sabato prossimo basterebbe anche uno striminzito 1-0 per poter continuare a credere nella rincorsa Champions.