IL TEMPO – CARMELLINI – I buoni segnali mostrati all’Olimpico contro il Brescia sono un viatico non male per Fonseca, alle prese con la partita più importante della stagione: o comunque di questa fase dell’anno calcistico giallorosso. Perché giovedì sera a Istanbul si giocherà una gara che la Roma (raggiunta ieri al quarto posto in campionato dal Cagliari che ha pareggiato a Lecce) non può sbagliare. E stavolta non è questione finanziaria, perché il ritorno economico dell’Europa League è davvero esiguo, ma puro fattore di prestigio. Uscire dalla «piccola» coppa europea, con un girone come quello capitato ai giallorossi, sarebbe davvero una beffa e un taglio verso il basso visto il tasso tecnico della squadra.
Insomma la Roma può e deve andare avanti in Europa senza fare i conti con quanto questa competizione porterà via in energia fisica e mentale rispetto agli impegni di campionato. Perché è sotto gli occhi di tutti che le squadre impegnate il giovedì in coppa poi faticano nel rientrare in Tris segnali mostrati campionato: tanto più se, come accade alla Roma, si deve fare i conti con una rosa corta falcidiata dagli infortuni. Però, per una volta, giovedì Fonseca potrà finalmente contare di nuovo su molti dei suoi uomini rimasti ai box per lungo tempo: l’infermeria si inizia a svuotare.
Contro il Brescia si sono rivisti dall’inizio Pellegrini e Diawara, in coppa faranno il loro ritorno Spinazzola e Mkhitaryan con Kalinic che dimezza i tempi del suo recupero: prodigioso verrebbe da dire, visto che con molto anticipo rispetto alla tabella di marcia stilata dallo staff medico giallorosso, si è già aggregato di nuovo al gruppo giallorosso (ma comun que non verrà convocato prima di un paio di settimane). Tutto pronto quindi per una trasferta che dirà molto del percorso di crescita dei giallorossi: perché Fonseca è stato bravo a costruire un gruppo tutto nuovo, a dargli un’indentità e un gioco, ma adesso è arrivato il momento di fare l’ambito salto di qualità. Ora la Roma deve dimostrare di avere le carte in regola per diventare grande.