LA GAZZETTA DELLO SPORT – CECCHINI – A quattro mesi dall’intervento al ginocchio destro per la rottura del legamento crociato anteriore Zaniolo ha già ripreso confidenza con la palla. A Trigoria sussurrano che ha già provato di nascosto a fare qualche tiro in porta, nonostante lo staff medico sia stato chiaro: nessuna fretta. Il padre Igor può capire i pensieri di un ragazzo di vent’anni a cui hanno sottratto il calcio dall’orizzonte: “Si sente un leone in gabbia, l’altro giorno Fonseca aveva dato la giornata libera e Nicolò in casa ha fatto una doppia seduta di allenamento. Tutti a Trigoria sanno che devono frenarlo, e glielo dico anche io perché con la sua muscolatura deve fare le cose gradualmente“. Il dottor Mariani, che lo ha operato a Villa Stuart, lo segue con la stessa apprensione: “Sta rispettando i tempi. Lui è un talento naturale, perciò non mi sorprende che sia già tornato a toccare il pallone. Fin dal suo infortunio, è sempre stato focalizzato sul rientro in campo”.