IL MESSAGGERO – ANGELONI – Il capello biondo ossigenato – rispettando i gusti di tutti – non era proprio il massimo, ma quello che c’era sotto, ovvero Nicolò Zaniolo, è stato comunque un bel vedere. Uno spicciolo di secondo tempo contro il Napoli che ha un significato simbolico enorme. Perché quanto meno ci ricorda l’altra Roma che esisteva con lui fino all’infortunio dello scorso 12 dicembre: 175 giorni e 10 partite fa.
Era una Roma non certo da scudetto, ma almeno in piena corsa per il quarto posto, suo obiettivo concreto e dichiarato. E in quel periodo pure come favorita sull’Atalanta, che oggi ha preso il volo. Ora questa è una squadra in disarmo totale, nonostante la prestazione sufficiente del San Paolo.
Lui ha bisogno di riprendersi il ruolo di leader, soprattutto per il domani. Già, il domani, questo, sconosciuto. Sappiamo bene che Zaniolo era ed è uno dei calciatori su cui la Roma potrà fare plusvalenza: Pellegrini ha la clausola, Dzeko è avanti con l’età, Kluivert e Under sono due plusvalenze minime in questo momento.
E che succederà? Sappiamo pure che la Roma non ha intenzione di privarsi del suo gioiellino,ma tra le intenzioni e le necessità inmezzo c’è unmondo di tentazioni. C’è la Juventus, che da tempo gli ha messo gli occhi addosso, c’è il Tottenham che lo voleva pure lo scorso anno, e come gli Spurs altre squadre della Premier League.
Lui a Roma è legato, ha preso casa di Totti e dell’ex Capitano vorrebbe ripercorrere le orme. Chissà se gli sarà consentito.Lo scopriremo solo vivendo.