IL MESSAGGERO – CARINA – L’incastro giusto è arrivato. Anche con la formula (del prestito) auspicata e con un ingaggio che, decurtato di due mensilità e con una piccola rinuncia, costerà alla Roma meno di due milioni. Per un Santon pronto a fare le valigie e accasarsi al Maiorca, Petrachi prende Zappacosta. Un’operazione che garantisce a Fonseca un doppio rinforzo: in difesa, visto che l’ex granata si alternerà con Florenzi nel ruolo di terzino. Ma anche in avanti. Le prove d’inizio ritiro non erano casuali: quando il tecnico lo riterrà opportuno, il capitano giallorosso verrà avanzato nei tre trequartisti dietro Dzeko. Una decisione che non esclude una parte di rischio. Non tanto per Florenzi che in quel ruolo ha già dimostrato di saperci giocare molto bene. Ma per il fatto che con l’addio di El Shaarawy, al netto del bosniaco, la Roma parte con una batteria di trequartisti che in carriera non è mai arrivata singolarmente in doppia cifra a livello di marcature. Lo scorso anno, pur giocando esterno nel 4-2-3-1, fu il Faraone il miglior marcatore della squadra con 11 gol in campionato. Oggi questo compito a Trigoria sono convinti che possa adempierlo Under che tuttavia, in carriera, al massimo ha segnato 7 reti. Una decisione, quella di rimanere al momento così, dettata anche dal mercato. Petrachi aveva puntato su Suso che però il Milan non intende svendere. C’era stata e c’è ancora (almeno in teoria, con l’arrivo di Sanchez) la possibilità di prendere Politano, scivolato nelle gerarchie di Conte a secondo attaccante di scorta. Ma i rapporti tra i due club dopo l’affaire Dzeko più i 25 milioni richiesti per l’ex Sassuolo, non ha permesso al momento nessuna apertura.
GRUPPO CAMALEONTICO «Mi mancava l’Italia». Zappacosta è sbarcato in serata a Fiumicino (oggi visite mediche a Villa Stuart). Con lui la Roma è dunque convinta di aver risolto due problemi: il terzino destro e l’esterno alto a sinistra. Il gioco delle coppie in avanti, vede ora Zaniolo e Under a destra, Perotti e Kluivert a sinistra (più il jolly Florenzi), con il ragazzo di Massa pronto all’occorrenza a slittare al centro dove si alternerà con Pellegrini. Perché l’idea di Fonseca, quando Veretout darà garanzie sul suo impiego, è quella in mediana di affiancare al francese Cristante e alzare Lorenzo. Situazioni tattiche sulle quali il tecnico è pronto a lavorare nella prima sosta del campionato.
TASSELLO MANCANTE Adesso per chiudere il cerchio – al netto di un altro attaccante nel caso di addio di Schick (Lipsia in pressing) – manca il difensore centrale. Da ieri è iniziato a Trigoria il focus per il turco Çetin. E anche se Petrachi è convinto che possa tranquillamente far parte della rosa dei quattro centrali insieme a Juan Jesus, Mancini e Fazio (che ha rinnovato sino al 2021), i mancati investimenti a livello di cartellino sul terzino destro, il centravanti e l’esterno offensivo, garantiscono alla Roma la possibilità di dirottare i soldi per il «difensore esperto e veloce» richiesto da Fonseca. A Torino continuano ad accostare Rugani e non è escluso che alla fine il prescelto possa essere proprio lo juventino. Forse prescelto’ è il termine sbagliato. Petrachi aveva infatti altri obiettivi (Alderwereild, Nkoulou e Lyanco) ma le dinamiche di mercato, almeno per ora, non hanno aperto spiragli su questi versanti. Se non ci saranno novità, Rugani rappresenterà l’occasione last-minute. Da trovare l’intesa (la Roma chiede inizialmente il prestito e forme di pagamento diluite nel tempo). Ma visti gli ottimi rapporti tra i club, non sarà eventualmente un ostacolo insormontabile. Cessioni: sprint tra Sassuolo, Sampdoria e Spal per Defrel.