Mourinho: “Arbitro e VAR non adatti ad una partita di questo livello. Questo è troppo”
José Mourinho, allenatore della Roma, ha parlato ai microfoni di Dazn al termine del Derby contro la Lazio:
A fine partita ha parlato alla squadra, cosa ha detto?
“E’ fra di noi, come per le cose che diciamo nello spogliatoio, rimane tra noi. A fine partita l’ho voluto fare subito lì, ma era come se fosse nell’intimità dello spogliatoio“.
Ha provato a vincere la partita, quanto hanno pesato i primi venti minuti e l’episodio del secondo gol? Nell’intervallo ha parlato molto con la quaterna arbitrale
“Lasciami dire qualcosa di positivo da uno che è stato in Italia più o meno 10 anni fa. Il calcio italiano è migliorato tanto, la qualità del gioco, la voglia di vincere è migliorata tanto. Però purtroppo una partita fantastica e arbitro e VAR non hanno avuto la dimensione di una partita di questo livello. Nella situazione del secondo gol invece che 2-0 poteva essere 1-1. Ha sbagliato l’arbitro, il VAR, tutti. Questo è troppo. Il secondo giallo a Lucas Leiva è anche importante. Giocare contro 10 significa tanto. Dopo 2-3 situazioni molto simili a quella di Pellegrini che ha ricevuto il rosso, ma oggi assolutamente niente. Penso che i miei giocatori siano stati la squadra migliore in campo, quando concedi tre gol ovviamente hai sbagliato qualcosa, ma il 2 e 3 sono contropiedi. Nel secondo gol la squadra aspettava il rigore e non il contropiede, però ha giocato, abbiamo provato, abbiamo dominato. Anche noi in panchina le abbiamo provate tutte, abbiamo messo la Lazio in grande difficoltà. Hanno fatto la gestione degli ultimi minuti come hanno voluto fare e l’arbitro lo ha permesso, è così. Non ho tanto di più da dire“.
E’ preoccupato per gli errori difensivi?
“No, non sono preoccupato. Lo sarei se non avessimo giocato o cercato di vincere la partita anche nella difficoltà del 2-0 e 3-1, sarei preoccupato se la Lazio ci avesse dominato dal primo all’ultimo minuto. Il secondo e terzo gol sono arrivati in contropiede, chi sta perdendo deve rischiare come abbiamo fatto noi“.
Ha parlato di emozione e razionalità per affrontare questa partita. Sul primo gol l’errore è stato un eccesso di emotività? Voler fare qualcosa in più che poi non ha pagato all’inizio?
“Il calcio italiano è davvero cambiato perché dopo una partita così tu vuoi parlare di calcio e non di arbitri, complimenti per questo anche a voi. L’inserimento di Milinkovic, è una cosa che noi sapevamo che loro fanno, ma abbiamo lasciato troppo spazio e lui ha qualità di arrivare in area. Naturalmente abbiamo sbagliato subito, ma abbiamo avuto una reazione come piace a me, come se non fosse successo niente, dimenticando subito il risultato e l’errore, reagendo come squadra e cercando le opportunità per pareggiare“.
Oggi mancava un leader come Pellegrini, ma Zaniolo aveva una voglia e cattiveria che ha trascinato la squadra. Aspetta che crescano loro per fare quello step in più che ha nominato questa settimana?
“Non vorrei parlare di Pellegrini, dovrei parlare di nuovo di quello che è successo l’ultima partita e non voglio. Nicolò ha fatto una buona partita, magari qualche errore ma lui fisicamente ha distrutto gli avversari, ha avanzato con la palla, ha deciso magari non nel miglior modo per noi ma ha fatto una partita fantastica. Un peccato che abbia avuto questo affaticamento fisico che non gli ha permesso di finire la partita. Parlare di individualità è difficile, per te è più facile. Alleno squadre e sono contento con la mia squadra“.
La squadra esce con grande orgoglio e coraggio dalla partita
“Siamo sempre stati squadra, anche nel momento della difficoltà. Quando vai in svantaggio emotivamente non è mai facile. Nell’intervallo ho detto che dovevamo correre il rischio e lo abbiamo fatto. Orgoglio sì, squadra sì, qualità di gioco sì. Magari Marco (Parolo) o qualcuno di voi non è d’accordo con me, ma meritavamo un risultato diverso. L’arbitro è stato decisivo in questa partita, ma magari non siete d’accordo neanche in questo“.