Conferenza Stampa Mourinho: “Nessuno si è offeso per lo sfogo. Mi aspetto di più dalla squadra”
Josè Mourinho, allenatore della Roma, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match contro il Sassuolo:
Che risposta si aspetta domani e quanto è stata forte la delusione nel modo in cui siete usciti in Coppa Italia?
“Il modo è che per 12 minuti abbiamo fatto una partita orribile e che dopo meritavamo molto di più, abbiamo giocato molto bene. La frustrazione viene dal fatto che possiamo giocare contro la squadra più forte d’Italia faccia a faccia. Lo abbiamo fatto e meritavamo di più rispetto a quanto ottenuto. La frustrazione più grande è che per 12 minuti abbiamo fatto veramente male. Abbiamo preso un gol, ma ne potevamo prendere 2/3. Quando giochi contro una super squadra come l’Inter se tu hai la sensazione che per 90 minuti non puoi giocare contro di loro tu esci dicendo ‘ok sono fortissimi e non avevamo nessuna possibilità’. Dopo il minuto 12 fino al 2-0 siamo stati noi la squadra che poteva fare gol e ne potevamo fare 3 e quindi è veramente difficile giocare come abbiamo fatto noi. Il sentimento negativo è che abbiamo fatto male nei primi 12 minuti, però ho anche fiducia perché abbiamo fatto una buona partita. Domani sarà un’altra storia, non c’è più la Coppa ma il campionato e domani è una partita di campionato”.
Lo sfogo nello spogliatoio ha sollevato rumore anche in Serie C. Nel precedente caso lo aveva fatto a Bodo e c’erano stato 4 esclusi, ci sarà questo tipo di provvedimento anche domani?
“Lo sfogo è un mio principio, da sempre. Quello che si dice nello spogliatoio rimane nello spogliatoio e per questo non ti vado a dire se abbiamo parlato o no o quello che ho detto o non ho detto. Non parlo. Non sono però neanche capace di dire che non è vero che non ho parlato nello spogliatoio però non dico cosa è successo”.
Qualcuno si è offeso.
“Ciò che è uscito sui giornali è una grande bugia perché nessuno si è offeso”.
Un club di Serie C si è offeso.
“Hanno fatto bene ad offendersi chi gioca in Serie C. Di Perticone mi hanno detto che è scarsissimo (ride, ndr), ci vuole personalità per giocare in Serie C. Se si è offeso mi scuso perché ha ragione. Pensavo ti riferissi che arrivassi qui con un occhio nero perché abbiamo fatto a pugni nello spogliatoio, ma questa è la grande bugia. I giocatori mi hanno detto che gli piace come lavoro con loro. Mi hanno detto che non hanno mai avuto allenatori così. Con me non ci sono segreti, dico tutto in faccia, do la possibilità di avere un dialogo, non voglio un monologo. Loro non vogliono che io cambi. Tu parli di sfogo, ma per me si lavora così. Tu pensi che io non debba rimproverare Ibanez, Karsdorp, Mancini o Smalling? Io li devo allenare e loro sono contenti. La storia che è uscita di una rottura tra me e i giocatori è una bugia totale. Abbiamo perso una partita e ci abbiamo lavorato. Ho parlato nel post partita ‘sì’, abbiamo analizzato ‘sì’ e abbiamo lavorato. Per me è lavorare. Non ci saranno esclusi, saranno tutti convocati”.
Ci saranno esclusi dopo lo sfogo di martedì?
“No, tutti convocati. Solo Zaniolo out, ma escluso non da me, dall’arbitro”.
Come stanno Abraham e Pellegrini?
“Abraham sta bene. Pellegrini ha bisogno di ritmo, ma sta bene”.
Ha letto le parole di Dzeko?
“Non voglio sapere. Dzeko è un giocatore dell’Inter, non mi interessano le sue parole”.
Lei è ancora in cerca della Roma migliore. Vedremo un modulo fisso fino a fine anno?
“No, cercheremo sempre di vincere la prossima partita. Se domani useremo un modulo completamente diverso perché per noi è il miglior modo per vincerla non importa, ma se lo pensiamo non c’è problema”.
Lei è davvero contento del gioco della Roma? Non ci possiamo aspettare di più quest’anno? Mourinho è davvero contento della Roma?
“Mi sarebbe piaciuto vincere nel primo tempo contro l’Inter, mi sarebbe piaciuto che Zaniolo buttasse dentro quel tiro. Mi sarebbe piaciuto l’1-2 per noi contro l’Inter. Ovviamente non sono contento”.
Come vuole aggiustare i blackout della squadra?
“Lavorando, analizzando, dormendo qui. Cosa devo fare di diverso. Sei giornalista, non scrivere mai bugie e sempre la verità”.
Mourinho interrompe la conferenza per dire la sua: “Se non mi fate domande sulla partita contro il Sassuolo me ne vado. Mi avete fatto 10 domande e non ce n’è una sul Sassuolo“.
Sulla differenza tecnica tra Roma e Sassuolo.
“Non sono d’accordo, ho un’opinione diversa rispetto a Dionisi. Non posso costruire il gioco come fa lui con Maxime Lopez e Ferrari, hanno una qualità tecnica superiore, sono bravissimi”.
Come si arriva alle gare di marzo mantenendo un certo livello in campionato?
“Per me finire nono o decimo è diverso, quinto o sesto è diverso, un punto in più o uno in meno è diverso e per questo ogni partita è importante, ogni partita ti può spingere in una posizione inferiore o superiore. Sulla Conference League ne abbiamo parlato: quando arrivi alle gare da dentro o fuori, con questi blackout ovunque vai a giocare magari sei fuori se giochi male 10 minuti. Si deve migliorare, anche ciò che è successo a Sofia, se fosse stata una gara ad eliminazione diretta, il risultato avrebbe pesato. Come squadra dobbiamo fare meglio. Non sono contento, mi aspetto di più e in Conference League, una competizione che al contrario di ciò che pensa la gente è difficile, ci sono squadre di grande qualità. Non stiamo parlando di Champions League, ma ci sono squadre buone, la differenza tra Europa League e Conference è minima. Se sbagliamo come fatto finora potremmo uscire”.
Soddisfatto degli allenamenti? Domani chi ci sarà in attacco?
“Non ti dico chi gioca. Non ti vado a dire il modulo. Questa è una domanda di calcio, ma non ti voglio rispondere. Ovvio che Zaniolo non giochi e qualcuno prenda il suo posto. Giocheremo a tre attaccanti, Tammy è la punta e gli altri giocheranno sulla fascia. Abbiamo studiato bene il Sassuolo, ma sarà difficile giocare contro di loro: sono buoni giocatori, hanno un gioco fantastico e Dionisi è un grande allenatore. Sarà una gara molto difficile. Ci siamo allenati tutti insieme solo oggi: abbiamo lavorato didatticamente su quello che dobbiamo fare”.