Stadio della Roma, arriva il primo “si” per edificarlo in zona Pietralata
Ci siamo.
O megllio, ci risiamo, dopo il primo “si” a Tor Di Valle. La Roma ha ricevuto il “si” per il nuovo stadio. Un impianto che sorgerà a Pietralata, designata come zona ideale per la futura casa della Roma.
Rispetto al precedente “si“, oltre alla diversa guida al Comune di Roma, vi sono emozioni positive che inducono all’ottimismo. Sia perchè Pietralata è già ricca di collegamenti (metro e bus), sia perchè vicina alle stazioni dei treni e degli autobus extracittadini della Tiburtina.
Verrà costruito, differentemente dal vecchio progetto, solo l’impianto; che avrà una capienza tra i 55mila ed i 60mila posti. Qualche negozietto nelle vicinanze ma soprattutto verrà allestito un corridorio preferenziale per le ambulanze che collegheranno lo stadio con il vicino ospedale Pertini.
I terreni destinati allo stadio, espropriati tra gli anni 70 ed 80 per costruire un Ministero, sono ormai di proprietà del Comune di Roma. Difatti i proprietari dei terreni avevano tempo 10 anni per richiedere indietro il terreno visto che l’opera a cui era destinato non è mai stata realizzata. Ma la soglia dei 10 anni è stata ampiamente superata, quindi non dovrebbero esserci problemi in tal senso.
Rimane da sciogliere il nodo sulla legge degli stadi, di cui alcune norme hanno subito modifiche che entreranno in vigore a livello effettivo da gennaio 2024. Quindi la Roma dovrà presentare un progetto che risponda positivamente sia alle norme in vigore che a quelle post gennaio 2024. Una volta fatto ciò prenderà il via la Conferenza dei Servizi, seguita dal bando obbligatorio per le opere pubbliche che dovrà essere avviato dal Comune. Ma c’è il rischio che la Roma perda la possibilità di costruire il suo stadio? In realtà no, poichè in caso di offerte più vantaggiose, la Roma avrà sempre il diritto a poterla pareggiare e quindi procedere con l’opera.
Fiducioso Pietro Berardi, CEO della Roma, che a margine dell’evento all’Olimpico per l’esposizione della Conference League ha detto: “Adesso la palla è sul campo della Roma per dimostrare che le aspettative che abbiamo generato serviranno per fare lo stadio. La possibilità di farlo entro il 2026 c’è, dovremmo lavorare molto ma per ora tutto è andato bene. Ci sono varie fasi amministrative prima della presentazione del progetto definitivo: le rivelazioni archeologiche, ambientali, di mobilità. Abbiamo fatto tutte quelle fasi che portano a quella finale. Se mi state chiedendo se c’è già un disegno definitivo del progetto stadio dico che è ancora presto, ci sarà nelle prossime settimane, nei prossimi mesi. Decideremo sempre con il Comune di comunicare le varie date e tappe. È stata una bella cosa il comunicato congiunto, dimostra forte volontà da entrambe le parti di farlo. l nuovo stadio non avrà una capienza inferiore all’Olimpico“.
Di seguito il comunicato della Roma:
“All’esito di una serie di riunioni congiunte tra gli uffici dell’amministrazione capitolina e i tecnici di AS Roma Spa tenutesi negli scorsi mesi, Roma Capitale prende atto positivamente della volontà da parte della società giallorossa di presentare nelle prossime settimane al Campidoglio uno studio di fattibilità per la realizzazione di uno stadio su un’area comunale nella zona di Pietralata. L’iniziale esame urbanistico svolto sull’area individuata da AS Roma non ha infatti messo in evidenza elementi ostativi alla presentazione del suddetto progetto che sarà attentamente valutato da Roma Capitale secondo l’iter amministrativo disciplinato dalla cosiddetta legge stadi (art. 1, comma 304, L. 147/2013). AS Roma esprime grande soddisfazione per il clima di collaborazione che ha caratterizzato gli incontri con gli uffici comunali. Roma Capitale e AS Roma condividono che il nuovo stadio dovrà rappresentare un volano per la riqualificazione sostenibile e senza aggravi urbanistici del quartiere Pietralata e, più in generale, per lo sviluppo della capitale“.