José Mourinho ha rilasciato un’intervista al quotidiano La Gazzetta dello Sport. Lo Special One ha toccato diversi argomenti: da Totti, ai tifosi della Roma fino all’Inter, che sabato affronterà dalla tribuna vista la squalifica rimediata dopo l’espulsione contro l’Atalanta.
Sui vari successi conseguiti, ultimo quello di Tirana dove con la Roma ha vinto la Conference League.
Per me è impossibile scegliere. Ogni vittoria è speciale e ogni trofeo unico a suo modo.
Su un ipotetico ritorno di Totti.
Non esiste questo problema. Francesco è sempre stato e sempre sarà un simbolo della Roma qualsiasi cosa succeda e indipendentemente da quello che deciderà di fare nella sua vita.
Sui giocatori allenati.
Non ho giocatori che vorrei sempre con me. Io sono affezionati a tutti quelli che ho avuto ai miei ordini, non soltanto ad alcuni.
Sulle differenze tra Roma e Milano.
Queste città sono i due centri nevralgici dell’Italia. Milano è il motore dell’economia del Paese, mentre Roma è il centro del potere politico e, si può dire, il museo all’aria aperta della storia italiana. Mi ritengo fortunato ad avere avuto la possibilità di vivere in entrambe le città. Di stadi, soprattutto caldi, ne ha vissuti tanti: dal Do Dragao allo Stamford Bridge, da San Siro ed il Santiago Bernabeu, all’Old Trafford fino all’Olimpico e al Tottenham Stadium.
Tutti questi stadi mi evocano ricordi molto intensi e molto belli. D’altronde, ognuno custodisce pagine importanti della mia carriera.
Sulla rivalità cittadina.
Ho vissuto in altre città in cui esisteva una forte rivalità fra due o anche più club. Sono abituato, non ci faccio caso.
Su altre vittorie con la Roma.
Ci proverò con tutto me stesso.
L’amor patrio per Setubal, considerata “la città più bella del mondo”.
Certo, assolutamente. A chi non c’è stato, consiglierei di andare a trascorrervi un fine settimana per godersi tutto.