INSIDEROMA.COM – ILARIA PROIETTI – Nel bene e nel male, quella di lunedì è stata la serata di Patrik Schick, tornato titolare dopo oltre un mese, dalla disastrosa gara di Coppa Italia contro la Fiorentina. L’inedita fascetta rossa in testa (si pensava fosse una sorta di amuleto, invece semplicemente aveva dimenticato a Trigoria quella nera d’ordinanza) ha portato bene al centravanti ceco, che si è reso protagonista di una prestazione positiva e impreziosita dal gol del 2-1. Tanto da meritarsi, di nuovo, i complimenti di mister Ranieri, che già nella conferenza stampa di domenica aveva elogiato le sue doti:
“Ho visto Schick entrare ad Oporto con una rabbia e una volontà! Ha una qualità incredibile, è velocissimo, è tecnico. Se si sblocca, ed è vicino a sbloccarsi, i tifosi si innamoreranno di questo ragazzo”.
L’iniezione di fiducia del neomister sembra aver funzionato e la speranza è di vederlo giocare ancora nelle restanti undici partite (la coppia con Dzeko nel 4-4-2 firmato Ranieri è molto più di una semplice suggestione) e, soprattutto, segnare. Ad oggi Schick è fermo a soli tre gol, cinque se si considera anche la doppietta in Coppa Italia contro l’Entella. Sir Claudio, comunque, vuole di più e ritorna (ai microfoni di Sky Sport) su quello che, fino ad oggi, sembra essere il tallone d’Achille del numero 14: il carattere.
“Schick è un giocatore che ha tutto. Se mi fa vedere il carattere che ha messo a Oporto è uno dei miei uomini, gliel’ho detto. Oggi in alcune circostanze me l’ha fatto vedere ma deve fare vedere di più”.
Sabato si gioca di nuovo (con la SPAL a Ferrara, ndr) e, chissà, magari proprio con la fascetta rossa in testa, Schick potrà dimostrarci che Ranieri su di lui ci aveva proprio visto giusto.