1 Mar 2019In Breaking News7 Minuti

L’avversario da non sottovalutare

INSIDEROMA.COM – MASSIMO DE CARIDI – La Roma si prepara al derby con uno score di tutto rispetto in campionato ma le insidie sono tante. I giallorossi, infatti, arrivano alla sfida con la Lazio con 7 vittorie, 2 pareggi e la sola sconfitta per 1-0 a Torino contro la Juventus. Vista così e se parlassero solo i freddi numeri, ci si aspetterebbe un grande entusiasmo da parte del pubblico romanista ed invece analizzando le gare (le ultime 2 in particolare), ci si rende conto di quanto gli uomini di Di Francesco abbiano sofferto per venire a capo degli incontri contro il Bologna terzultimo in classifica ed il Frosinone penultimo.

I rossoblu hanno chiuso la Roma nella propria metà campo per tutto il primo tempo e solo Olsen ed una traversa al tramonto della prima frazione di gioco hanno salvato i giallorossi. Nella ripresa, si è subito messa bene per i padroni di casa col rigore trasformato da Kolarov ed il raddoppio arrivato poco dopo con la rete di Fazio. C’è un ma anche nel momento migliore dei padroni di casa di questa gara: nonostante l’ingresso in campo di De Rossi, utile a tranquillizzare i compagni, l’ultimo quarto d’ora ha visto gli ospiti segnare (gol convalidato ma irregolare) e chiudere nuovamente la Roma nella propria trequarti di campo.

Col Frosinone è andata anche peggio. I capitolini hanno incassato la prima rete dopo soli 5 minuti per un doppio errore dei propri giocatori. Prima Nzonzi sbaglia grossolanamente il passaggio per De Rossi prendendolo in controtempo e poi Olsen ha buttato il pallone nella sua stessa porta. E’ vero, c’era un forte vento che non ha agevolato la parata ma la respinta era comunque difettosa perché non verso l’esterno, come invece ha fatto poco dopo. Poi è arrivato l’1-2 firmato da Dzeko e Pellegrini e lì la partita sembrava essersi messa sui binari giusti. E’ mancato il colpo del ko e così i ciociari hanno preso coraggio e si sono riversati in avanti. Sugli sviluppi di una palla inattiva in favore della Roma, è partito un contropiede letale che ha visto come protagonista l’autore del primo gol Ciano, bravo a portarsi tutti e 3 i difendenti dalla sua parte ed a scaricare sul neoentrato Pinamonti, che ha spiazzato il portiere svedese e pareggiato. A quel punto, la Roma ha finalmente avuto una reazione d’orgoglio e cercato di tornare in vantaggio ed è stata caparbia e fortunata perché è riuscita in quella che a pochi secondi dalla fine era diventata un’impresa. Sono serviti 3 colpi straordinari di 3 dei suoi migliori giocatori per riuscire a portare a casa la vittoria. De Rossi lancia di sinistro e di prima (stile Totti) per El Shaarawy, perfetto nel controllo nonostante il pallone gli sia rimasto dietro ma il suo colpo di tacco gli permette di far arrivare la palla sul sinistro ed è immediato il tocco al centro verso Dzeko, che si è catapultato sul pallone e lo ha colpito di bacino superando Sportiello. Probabilmente, non è così che si va in Paradiso ma vincere al Benito Stirpe ha quantomeno dato fiducia ad un gruppo che ne ha assoluto bisogno.

La rosa è composta da molti giocatori giovani, che si esaltano quando le cose vanno bene e deprimono quando vanno male. Alcuni di loro sentono troppo ciò che si dice esternamente  ed in campo si nota ed ecco perché è necessario affidarsi all’esperienza ed alla concretezza dei campioni affermati.

La prossima sfida sarà un banco di prova importantissimo per capire a che livello è la squadra, se i tanti errori difensivi sono congeniti o si possono superare, se la squadra è pronta al salto di qualità e può lottare punto a punto col Milan e magari con l’Inter per terzo e quarto posto.

La Lazio non segna con la stessa continuità della passata stagione ma in ogni caso ha giocatori di spessore che possono sempre far male e dietro sono più solidi del campionato passato, quindi servirà la massima attenzione per tutta la partita.

Già all’andata si è visto come al primo sbaglio si è stati puniti e questo deve suonare come un campanello d’allarme perché le disattenzioni avute con Bologna e Frosinone non si possono commettere nella stracittadina. Milinkovic-Savic, Leiva, Immobile e Luis Alberto  sono tutti tornati a giocare quasi ai loro standard e dovranno esser controllati costantemente ed in zona del campo.

Anche le fasce possono creare pericoli, soprattutto con Romulo, che ha un buon passo in fase offensiva e Kolarov dovrà esser puntuale non solo quando i giallorossi sono in possesso di palla ma soprattutto quando la sfera è sui piedi degli avversari ed altrettanto dovrà fare Florenzi con Lulic. Sarà un match molto tattico, agonistico e per venirne a capo più che le giocate eccezionali bisognerà pensare ad impedire ai dirimpettai di creare grattacapi ad Olsen.

Da non sottovalutare i biancocelesti neanche da un punto di vista psicologico. Dopo i tanti infortunati, ormai rientrati quasi tutti a disposizione e le sconfitte con Genoa e Siviglia (che hanno significato allontanarsi dal quarto posto ed uscire dall’Europa League), hanno disputato un’ottima gara contro il Milan pur non riuscendo a vincere ma recuperando un pò di convinzione, determinante a questo punto della stagione.