INSIDEROMA.COM – MATTEO LUCIANI – Il tanto vituperato Luis Enrique, che soltanto tre anni dopo avrebbe vinto tutto il possibile a Barcellona, soleva chiamarlo ‘Bibiani’, a causa della pronuncia spagnola che trasforma la ‘v’ in ‘b’.
Federico Viviani, nato a Lecco, ma cresciuto a Grotte di Castro, nel viterbese, nel 1992, conquistò sin da subito l’allenatore iberico. ‘Lucho’ impazziva per la facilità di calcio e la visione di gioco del ragazzo cresciuto nel settore giovanile giallorosso.
In più di un’occasione, durante le proprie conferenze stampa, l’ex tecnico del Barcellona B dichiarava apertamente la propria stima per Viviani. Alla fine, complici anche alcune assenze, Luis Enrique decise di lanciarlo nella mischia proprio durante la partita con la ‘p’ maiuscola: Roma-Juventus.
Il 12 dicembre del 2011, Viviani si ritrova titolare accanto a De Rossi nella sfida ai bianconeri di Antonio Conte. E’ una prestazione intelligente, senza voler strafare per mettersi in mostra; così, il giovane centrocampista conquista tutti, sia pubblico che addetti ai lavori.
Luis Enrique, però, che di giovani se ne intende, non vuole ‘bruciare’ il ragazzo e da quel momento in poi ne centellina l’impiego, nella speranza, magari, di poterlo aiutare a crescere negli anni seguenti; lo spagnolo ancora non sa che il suo soggiorno a Roma sarà ben più breve di quanto possa immaginare e sperare.
Alla fine della stagione 2011/2012, Viviani, che ha già debuttato, come detto, in Serie A ma pure in Europa League (Luis Enrique, infatti, lo aveva lanciato titolare in agosto nei playoff contro lo Slovan Bratislava) e Coppa Italia, ha collezionato nove presenze.
Insomma, il ghiaccio è stato rotto.
Con l’addio del mentore spagnolo e l’avvento di Zeman a Roma, la società decide di mandare il ragazzo in prestito.
Fioccano le richieste e alla fine la spunta l’ambizioso Padova in Serie B; per Viviani dovrebbe essere la stagione della definitiva esplosione ma qualcosa si inceppa.
L’anno seguente, il centrocampista cambia ancora maglia e va a Pescara: altra esperienza sfortunata.
A metà stagione, però, arriva la chiamata del Latina, dove in 18 mesi Viviani sembra rinascere, tanto da meritare nell’estate del 2015 il ritorno nella massima serie: è il Verona di Mandorlini a volerlo nella propria rosa.
La scelta si rivela sfortunata, vista la pessima annata vissuta dagli scaligeri. Il ragazzo, però, ha comunque dimostrato di poter stare e bene in Serie A. Il Bologna se ne accorge e lo tessera.
Ancora una volta, solo un anno con una casacca.
Dall’estate del 2017, Viviani milita nella Spal, con cui peraltro ci segna nel girone di andata dello scorso campionato.
L’esperienza ferrarese dell’ormai ventisettenne centrocampista si esaurisce a gennaio del 2019, quando il Frosinone del presidente Stirpe e di mister Baroni lo accoglie tra le proprie fila per tentare di rafforzare una compagine alla disperata ricerca della salvezza nella massima serie.