GAZZETTA.IT – PUGLIESE – La sperimentazione del protocollo di sicurezza è già partita, all’interno dei locali del Campus Biomedico di Trigoria, ad un soffio dal centro sportivo Fulvio Bernardini. Di fatto è il primo passo verso la ripartenza, il primo mattoncino verso quel 4 maggio che dovrebbe far tornare tutto alla normalità. O almeno quasi, perché per la normalità vera bisognerà aspettare ancora molto. La Roma, però, si sta già organizzando, ad iniziare proprio dal centro sportivo. Un gioiellino in piena regola, una struttura che oramai può competere con i migliori centri del mondo. E che è praticamente già pronta per riaccogliere il gruppo di Fonseca.
Trigoria, infatti, è già stata sanificata, in ogni suo angolo. Ci sono i campi (in tutto sei tra prima squadra e settore giovanile), gli spogliatoi (tre), le camere per dormire (23 per la prima squadra più 13 per la foresteria, eventualmente utilizzabili nel momento dell’emergenza), due ristoranti (di cui quello più grande è già modulato tramite divisori e spaziature per separare giocatori, dirigenti e dipendenti), un centro termale e un’area relax (con tanto di zona playstation, biliardo, ping pong e area barbiere). Insomma, tutto quello che serve per poter affrontare un mini ritiro di 2-3 settimane. Anche considerando che dopo un mese e mezzo a casa con le proprie famiglie, i giocatori hanno un gran voglia di ripartire e di condividere fino in fondo la quotidianità a cui sono abituati da sempre. Ci si allenerà in gruppetti da 6-7 giocatori, si moduleranno i pasti in modo diverso (niente più pranzo di gruppo, ad esempio, un’abitudine a cui Fonseca teneva molto per fare team building) e il classico spogliatoio non sarà più tale: i giocatori si spoglieranno e si faranno le docce singolarmente, nelle loro camere, in maniera di evitare contatti anche in momenti pericolosi come quelli connessi con l’emissione di vapori (le docce calde).