CORRIERE DELLA SERA – La Roma è in attesa di conoscere il proprio futuro per la partita di domani sera contro il Siviglia, valevole per l’andata degli ottavi di finale di Europa League. Il governo spagnolo nella giornata di ieri ha infatti bloccato ogni volo da e per l’Italia, non garantendo deroghe per la squadra giallorossa che tecnicamente non potrebbe atterrare sul suolo spagnolo. La società ha lavorato fino a tarda notte per provare a trovare una soluzione con la Uefa, ipotizzando anche un piano di riserva che consisterebbe nell’atterrare a Faro in Portogallo e spostarsi subito in pullman verso Siviglia.
Intanto Fonseca, mentre cerca di scoprire quale sarà il futuro della propria squadra, continua a preparare la sfida a Trigoria. Nella giornata di ieri ha rilasciato alcune dichiarazioni all’agenzia Efe, commentando sia l’emergenza coronavirus che la probabile sfida di domani sera: “C’è una cosa più importante del calcio che è la salute delle persone. Penso che in questi giorni si prenderanno decisioni molto importanti e non debbano essere prese solo dai rispettivi campionati, ma insieme alla Uefa. Non possiamo fermare la Serie A e poi giocare Valencia-Atalanta, per esempio. Li rispettiamo, ma giocheremo senza paura. Ammiro molto Lopetegui“.
L’#ASRoma non andrà in Spagna per il match di Europa League contro il Siviglia a causa della mancata autorizzazione da parte delle autorità locali. Maggiori dettagli saranno resi noti dalla UEFA pic.twitter.com/oWB5mGUKWA