LEGGO – Un po’ di fortuna ma soprattutto il giusto atteggiamento. Quello che non si è visto giovedì col Wolfsberger. La Roma, dopo la grande paura, ritrova la strada della vittoria contro la Spal sempre più ultima in classifica ma che all’Olimpico ha avuto la forza di chiudere il primo tempo in vantaggio. Di fatto una spallata alla possibilità di una mini crisi e tre punti d’oro nella corsa alla Champions in attesa dello scontro diretto di stasera tra Cagliari e Lazio. Come detto, però, non tutto è andato liscio. Nei primi 45′ Petagna (osservato speciale e possibile rinforzo offensivo della Roma) ha impegnato seriamente Pau Lopez prima di siglare con freddezza il rigore del vantaggio dopo i due errori consecutivi con Brescia e Udinese. La Roma ha ballato troppo in difesa causa assenze di Smalling e Mancini. E, come accaduto col giovedì si è dimostrata troppo morbida davanti. C’è voluta così un’altra strigliata di Fonseca negli spogliatoi. Nella ripresa il tiro di Pellegrini, evidentemente deviato da Cionek, ha rimesso la Roma sui binari del quarto posto. A completare l’opera il rigore di ghiaccio (guadagnato da Dzeko) del solito Perotti e nel finale il sigillo di Mkhitaryan su assist di Florenzi. Il capitano ha avuto uno sfogo misto a felicità e rabbia, e tutti i compagni sono corsi ad abbracciarlo. Comprensibile visto il periodo nero passato dal terzino. Fonseca – dopo i rimproveri di giovedì sera – stavolta ha mostrato il sorriso: «Roma da due facce? È vero che sbagliamo molte occasioni ma abbiamo giocato con intensità, velocità anche nel primo tempo. Non era giusto il risultato all’intervallo.