Mancini: “E’ stata una bella partita dalla quale usciamo soddisfatti”
Gianluca Mancini, difensore della Roma, ha parlato ai media dopo il pareggio contro l’Inter:
MANCINI IN ZONA MISTA
C’è stata una grande prestazione della Roma soprattutto a livello difensivo. Ci sono state due chiusure su Lautaro Martinez da maestro. Hai fatto una grande partita tu e ha fatto una grande partita la Roma, è un buon punto no?
“Sì, è un buon punto. Abbiamo lavorato molto bene in fase difensiva da parte di tutti a partire dai centravanti. Abbiamo avuto uno spirito di sacrificio molto importante, il mister ci aveva detto che ci voleva questo e siamo contenti“.
Come era stata preparata questa partita?
“L’avevamo preparata molto bene, sapevamo la forza dell’Inter e le sue debolezze. Il mister ci chiede sempre uno spirito importante perché per fare risultato ci vuole questo, poi puoi sbagliare tecnicamente, alcune chiusure, però stasera abbiamo dimostrato veramente tutti di aiutarci l’uno con l’altro“.
Il pareggio è il punteggio corretto?
“Sì, secondo me sì. E’ vero che l’Inter ha avuto delle occasioni su errori nostri, anche noi abbiamo avuto delle occasioni, ci è mancato l’ultimo passaggio però è stata una partita molto equilibrata. Alla fine è normale, giocano in casa con 65 mila persone che li spingono, hanno provato il tutto per tutto ma abbiamo retto molto bene“.
MANCINI A SKY SPORT
Ti sei divertito nel duello con Lautaro?
“Si, mi sono divertito non vedevo l’ora di giocare questa partita perché è stata bella, contro una grande squadra, in uno stadio pieno. Usciamo soddisfatti“.
Ti caricano questi 1 contro 1 in campo aperto?
“Si perché fanno parte delle grandi partite ed è bello giocare contro questi attaccanti perché ti aiuta a migliorare. Ho fatto qualche errore ma per fortuna c’era Spinazzola dietro che mi ha dato una mano. È un percorso di crescita dove con i compagni e con il mister sto cercando di imparare il più possibile“.
Qual è la dimensione della Roma?
“Lottare per la Champions. Siamo un bel gruppo, allenati da un ottimo allenatore, da un grande staff, e composto da giocatori di esperienza che aiutano noi giovani. Siamo forti, dobbiamo pensarlo ogni domenica, contro chiunque, contro le big e contro le piccole. Dobbiamo avere sempre questi atteggiamenti fino alla fine e provare ad arrivare in Champions“.
Non hai avuto problemi all’adattamento fuori dall’Atalanta…
“Grazie delle parole. Come ho sempre detto sta nel capire velocemente le cose che ti chiede il mister. Io quando sono stato acquistato dalla Roma sapevo che avrei avuto difficoltà all’inizio e non nascondo di averle avute perché è stato un cambiamento radicale. Il gioco di Gasperini era particolare e quello di mister Fonseca è un altro tipo di gioco. Guardavo video, ho cercato di imparare velocemente perché non potevo perdere tempo. Grazie ai miei compagni di reparto e ai più esperti sono migliorato. Sta a noi capire velocemente le cose che chiede l’allenatore“.
Dov’è che ha lavorato maggiormente Fonseca?
“Le prime partite di campionato il mister veniva da un campionato diverso e doveva adattarsi come noi. Il suo modo di difendere non è molto usato in Italia. Vuole una scalata molto veloce dei difensori, e quando la palla va dietro il terzino deve andare il centrale. Io giocavo con la difesa a 3, altri in modo diverso ma il mister ha capito le nostre esigenze. Noi attaccavamo e non eravamo messi bene in cmapo, su questo è stato bravo. È uno che sa leggere benissimo le partite, le studia alla grande e ci prepara benissimo“.
MANCINI A ROMA TV
Avete annullato Lautaro e Lukaku…
“Lo ha fatto tutta la squadra, abbiamo avuto un grande spirito. Ci siamo aiutati l’un l’altro per fare risultato contro la prima del campionato. Una buona Roma, dispiace perché nel primo tempo abbiamo fatto molto bene ma è un buon punto“.
Sei un veterano, ma quanti anni hai?
“Sulla carta d’identità 23, dentro me ne sento una trentina (ride, ndr). Questa cosa è dovuta dai miei compagni, quelli più esperti. Parlo tanto con loro, ascolto i consigli, vedo le mie partite. Anche stasera ho commesso degli errori. Mi piace ascoltare e imparare in fretta. Un grazie speciale ai miei compagni“.
Da tanti anni non vedevo un difensore marcare in questa maniera…
“C’è un feeling particolare con Chris, la nostra forza è aggredire, lui ha tanta esperienza e si vede. Io cerco di imparare da lui, da Fazio, da Juan. Questa è una mia caratteristica che ho migliorato, perché mister Fonseca lavora tanto su questa. Stasera siamo andati a prenderli alti non facendo ripartire l’azione“.
Il rischio dell’uno contro uno era calcolato?
“Sono momenti della partita. Abbiamo avuto Diawara che ha fatto un grande lavoro in mezzo a me e Chris, ogni tanto abbiamo giocato uno contro uno. L’errore più grande è stato quando ho perso il duello con Lautaro e lì Spinazzola mi ha dato una grande mano. Tutti hanno ripiegato tanto e questo aiuta noi centrali che possiamo essere ancora più aggressivi“.