Conferenza stampa Fonseca: “Domani mi aspetto una gara difficile, contro una squadra molto buona. Mkhitaryan sta bene ma non è ancora pronto per i 90 minuti”
Paulo Fonseca, tecnico della Roma, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del match di campionato contro l’Hellas Verona. Queste le sue parole:
Quali rischi nasconde la trasferta di Verona?
“Dobbiamo pensare solo a questa partita, devo dire che domani abbiamo una partita difficile, contro una squadra molto buona, veloce in fase di attacco, molto aggressiva in fase difensiva. Sono la seconda squadra per gol presi, è importante da dire. Partita diversa da quella di Istanbul, partita difficile”.
Quali sono le difficoltà di un tecnico quando ha possibilità di scelta?
“È meglio quando abbiamo tutti i giocatori, poi è difficile decidere i migliori. È molto meglio averli tutti”.
Quale sarà la gestione di Mkhitaryan?
“È pronto, non per i 90 minuti ma ogni giorno migliora. Sta lavorando bene, penso che sia un giocatore che può entrare in squadra in qualsiasi momento, ma non è fisicamente pronto per i 90 minuti”.
Spinazzola è recuperato? Giocherà? Florenzi?
“Abbiamo queste tre possibilità, Santon, Spinazzola e Florenzi. Florenzi è pronto, si è allenato con noi in questi giorni. Devo pensare alle caratteristiche dell’avversario, devo dire che Santon ha fatto una bellissima partita. Florenzi anche contro il Brescia ha fatto bene, sono tre soluzioni, vedremo domani chi giocherà”.
Kluivert ha quasi sempre giocato titolare. Si aspettava questo rendimento da un giovane come lui? Che margini di miglioramento ha?
“Quando sono arrivato a Roma, Kluivert necessitava di migliorare i movimenti difensivi. Abbiamo lavorato molto con lui, penso che possiamo vedere che è un giocatore diverso in questo momento, a livello difensivo. Poi è un giocatore intelligente, è un giovane, deve continuare a lavorare per migliorare l’ultima scelta. Stiamo lavorando, ha spazio per imparare e migliorare, è un giocatore che sta in un buon momento”.
Peserà la diffida di Mancini nelle sue scelte?
“No, no. Mancini giocherà”.
Subito dopo Istanbul ha detto che le è piaciuto l’atteggiamento della squadra. È più importante l’ambizione o il coraggio?
“Entrambi sono molto importanti. Dobbiamo giocare con questo atteggiamento e con questo coraggio, sono cose importanti”.
Circa un mese fa, dopo la partita contro la Sampdoria, disse che senza tanti giocatori importanti era impossibile raggiungere un certo livello di prestazioni. Ora i calciatori sono tornati, cosa c’è ancora da migliorare? Sta tornando anche Cristante, influenzerà le vostre operazioni di mercato?
“Non pensiamo a giocatori per la posizione di Cristante. Devo dire che la squadra sta migliorando, abbiamo fatto una buona partita, è importante il ritorno di tutti i giocatori. Devo dire che dobbiamo continuare a lavorare per imparare e migliorare molte cose. È vero che per me la squadra è stabile difensivamente, ma mi piace un gioco di dominio sull’avversario. Non è facile qui in Italia, se vediamo la percentuale di possesso palla, non è molto diversa tra le squadre, ma mi piace quando la mia squadra ha un miglior dominio della partita. Poi mi piace anche che la squadra giochi più negli ultimi 30 metri, l’attacco organizzato è una cosa che dobbiamo migliorare”.
Per quanto riguarda il centrocampo, col rientro di Diawara e Pellegrini, la Roma gioca diversamente, vale a dire con Pellegrini spostato verso destra e Veretout fa la mezzala a sinistra. Sta pensando a questo per la partita di domani?
“È una soluzione, abbiamo fatto due partite buone con questo modulo. Dobbiamo vedere sempre le caratteristiche dei giocatori, mi piace molto quando Pellegrini fa il trequartista a destra, poi sono altre questioni di cui non posso parlare, che sono tattiche, non ne devo parlare qui”.
Affrontate un’altra squadra che difende orientata sull’uomo. Teme un’altra partita simile a quella contro l’Atalanta?
“È una squadra molto simile all’Atalanta, oggi abbiamo allenato questa questione, non posso parlarne qui altrimenti Juric saprà tutto (ride, ndr). Abbiamo preparato un modo di giocare contro le squadre che marcano a uomo”.
Giovedì Dzeko ha dato la fascia di capitano a Smalling. È il segnale che il calciatore vuole rimanere?
“Posso stare qui e dire di no, che ho fatto una scelta io, ma non è vero. Non avevamo, Florenzi, Dzeko, Pellegrini, Fazio, Kolarov, Cristante. Io sono stato un po’ in dubbio su chi deve essere il capitano, Dzeko ha deciso che doveva essere Smalling e per me ha deciso molto bene. A volte non diamo queste informazioni, i giocatori sanno chi sono i leader in campo”.