Nun se po’ spiegà

INSIDEROMA.COM - ALESSANDRO CAPONE - Nun se po’ spiegà quello che a vorte succede
Robba che te potresti sentì’ cede

Nun se po’ spiegà come te fa sentì
Ma che davero state a di?

Nun se po' spiegà quello che te passa pe la testa quanno te calpestano la passione
Diciamo che li per li te scappa quarche imprecazione

Nun se po’ spiegà perché tanto nun lo sanno
Che significa pe te rimanè fori perché le cose nun vanno

Nun se po’ spiegà a chi nun lo sa
A levaje un simbolo, è come si lo stai a accortellà

Nun se po’ spiegà che qui nun è ‘na questione de mancati  risultati
Perché fosse pe quello, semo belli che abituati

Nun se po spiegà che passione e business so du cose che stanno all’opposto
Beh, pe forza, una senta er core, l’artra guarda er costo

Nun se po’ spiegà quanto te è costato rimanè fori pe dimostrà un dissenso
Ma è proprio questo che tu je da un senso

Nun se po’ spiegà che vordì allontanasse mezz’ora dar vessillo
Ma a chi viene da un artro monno, ma manco a prova’ a dillo

Ma ‘na cosa si, forse se po di’
Pe tanta e tanta gente la Roma è ‘na cosa seria, delle vorte basterebbe solo stalla a sentì.


Dal 22 Luglio 1927

Cala la sera e le luci che iniziano ad accendersi illuminano le strade della città che oggi si addormenterà un po più tardi perché sarà tenuta sveglia dai cori che, come ogni anno, risuoneranno partendo dai vicoli del centro per arrivare in ogni via e in ogni angolo del mondo dove ci sia un cuore giallo ocra e rosso pompeiano che batte.

E’ il ventuno luglio di una calda estate. Non ci sono partite ma i colori di Roma cominciano a riempirla e non importa da quale punto si parta, lo scopo è dirigersi tutti nello stesso punto, quello in cui tutto ebbe inizio e niente di ciò che c’è adesso esisterebbe se non fosse partito in quel giorno del 1927 dando vita a una passione, ad un’idea, ad un sogno, ad una emozione che oggi come allora da a tanta e tanta gente quel brivido in fondo al cuore.

E’ li che stai andando, come sempre, in Via degli Uffici del Vicario, al numero 35 a brindare davanti ad un portone ad un compleanno che senti tuo. Bottiglia pronta e passi lenti, come a volersi gustare il momento dell’avvicinamento e sentire dentro la tensione come ci fosse una partita da giocare.

Tanta gente intorno con lo stesso sguardo e lo stesso sorriso pronta a fare gli auguri a chiunque si senta parte di tutto questo. Arrivare li davanti e attendere la mezzanotte fra battute e speranze sulla stagione che sarà e sui chilometri da percorrere che già adesso stanno per ricominciare.

Poi ognuno con il suo conto alla rovescia e tutto comincia ad accendersi sempre più e il volume che si alza. Ai cori si mischia il suono delle bottiglie stappate e dei brindisi mentre l’aria si colora di giallorosso perché ora è il ventidue luglio…ora sono novantasette…Uno sguardo ancora a quel portone…

Tanti Auguri A.S. ROMA…Tanti Auguri Romanisti…


Siamo pronti a ricominciare

Alla prima a Cagliari.
La settimana di ferragosto, in Sardegna, sai che prezzi. Almeno a Torino ci si va tutte e due le volte che almeno il ghiaccio per strada non si trova.  A Venezia sarà bello umido un’altra volta. Su quel ramo del lago di Como prima di Natale. Il derby uno a gennaio, l’altro ad aprile, bisogna vederli due volte in tre mesi. E ti pareva, guarda un po le ultime otto., che se ci stiamo giocando ancora la coppa. Comunque intanto qualcosa  prenota che in qualche maniera si fa. Ma a Lecce in macchina? Certo, se ci dicono giorni e orari sarebbe anche meglio.

I giorni dopo l’uscita dei calendari sono sempre giorni di sogni, dei viaggi immaginati, un po come il primo giorno di scuola di una passione. Fra speranze e convinzioni è come mettersi alle spalle la stagione passata e iniziare quella successiva. Con l’abbonamento già in tasca (forse è il caso di dire, purtroppo, sul cellulare) già si immagina ciò che potrebbe e non potrebbe essere. Quello che sicuramente è certo sarà ancora un altro anno di emozioni da vivere e sostegno costante al proprio posto al fianco dei nostri colori. Non importa alla passione di acquisti e cessioni, di trattative e prestiti, di procuratori o di sussurri. Importa solo sapere dove e quando e su questo si potrebbe fare molto meglio ma sembra poco  importare comunicarlo per tempo durante l’anno a chi di dovere.  Ma ormai si è abituati ai soliti ostacoli organizzativi che vengono messi davanti anche se così non dovrebbe essere. Si è abituati anche alla scomodità di luoghi e orari a distanza di poco tempo, anche se così non dovrebbe essere.

Tanti pensieri nella testa, tante cose potrebbero esser fatte meglio (sempre a volerlo ovviamente), tante voci inascoltate, ma alla fine sempre lo stesso pensiero perché tanto come sarà andata si vedrà alla fine, l’importante è che adesso già siam pronti a dar via alla battaglia, onorare la maglia, sempre fiero di te.

Forza Roma, ricominciamo tutti insieme, noi pronti a chiunque e in qualsiasi momento si trovi sulla nostra strada.