26 Apr 2019In Breaking News3 Minuti

Tutte le strade portano a Conte

INSIDEROMA.COM – MASSIMO PAPITTO – Il puzzle inizia a comporsi e parte da Gianluca Petrachi. Il direttore sportivo del Torino ha rilasciato queste dichiarazioni in questi giorni: “Sino al termine della stagione resterò impegnato per puntare al massimo dei risultati possibili con il Torino e solo a fine campionato mi incontrerò con il presidente Cairo per fare un bilancio del lavoro svolto in quest’ultima annata. Soltanto in quella occasione affronteremo ogni discorso relativo al futuro.”

Ecco che allora tutte le strade portano a Conte e alla Roma. Petrachi e l’ex Ct azzurro sono legati da un’amicizia di vecchia data che affonda radici addirittura dai tempi di Lecce, cementata poi ai tempi di Bari quando l’ex tecnico juventino e del Chelsea iniziò la carriera da allenatore.

Petrachi a Roma porterebbe in dote Conte. L’associazione è presto fatta. Pallotta ha deciso di dare una svolta forse definitiva alla sua vita da presidente della Roma. Sembrerebbe essere arrivato il momento di lanciare finalmente la sfida vera, potente e duratura per cercare di vincere e farsi ricordare. Chi allora meglio di Conte per compiere questa impresa sportiva? Un tecnico affamato di vittorie in una piazza affamata di vittoria. Un allenatore tosto ma innovativo, un manager moderno che oltre ad allenare i calciatori pensa anche a tutto il resto. Il Conte che entrerebbe dalla porta principale di Trigoria avrebbe pieni poteri insieme appunto al suo fido uomo Petrachi. A loro, con la supervisione di Totti, sarebbe affidata la rinascita tecnica della Roma dopo una stagione da dimenticare in fretta.

Un colpo di spugna, una botta di adrenalina, come successe nell’estate del 2000 quando il presidente Franco Sensi per scucire lo scudetto alla Lazio decise di acquistare il miglior centravanti del mondo in quel momento: tale Gabriel Omar Batistuta che per ricambiare la fiducia portò in dote l’agognato scudetto.

Un Pallotta un po’ alla Sensi finalmente. Quello che gli è sempre stato rimproverato è stato il fatto di essere “poco romanista”. Di essere distante dalla passione romana e romanista dei suoi predecessori.

Ora però tutto starebbe per cambiare. Tutte le strade romane portano ad Antonio Conte. L’uomo giusto al momento al momento giusto, per Pallotta, per la Roma e per i romanisti.