Celar: “Il primo anno è stato un po’ complicato. Mi manca la mia famiglia, ma le cose stanno andando bene”
Zan Celar, attaccante della Roma Primavera, è stato intervistato per la rubrica Roma Next Generation ai microfoni di Roma TV. Questa un’anticipazione delle sue dichiarazioni:
“È la prima intervista dopo quasi due anni. Il primo anno è stato un po’ complicato, in un paese nuovo con una lingua nuova. Adesso va un po’ meglio, capisco quasi tutto. Faccio ancora un pò fatica a parlare, però ascolto, imparo e sono sicuro che a breve parlerò un buon italiano. È stato difficile all’inizio stare lontano dalla famiglia, ma anche quando giocavo in Slovenia la mia famiglia non era lì con me. Ovviamente mi manca la mia famiglia, ma le cose stanno andando bene“.
Gli inizi in Slovenia?
“Non credo conosciate le squadre, ho iniziato col Sencur e sono passato al Triglav, prima di trasferirmi al Maribor e poi alla Roma“.
Sempre attaccante?
“Sempre“.
Quando hai saputo dell’interesse della Roma?
“Prima che arrivassi, due anni fa, quando giocavo nel Maribor, il mio procuratore mi disse che la Roma era interessata a me. Quando ho saputo dell’interesse della Roma, sapevo che qui c’erano grandi calciatori, come lo era stato Totti. Quando sono arrivato, volevo subito conoscerlo, perché l’ho sempre visto in televisione“.
Il tuo idolo?
“Ronaldo, il brasiliano, e Suarez“.
Perché tanta differenza di prestazioni tra lo scorso anno e quest’anno?
“Per me sono state due annate molto diverse, perché quest’anno sto segnando molti più gol rispetto alla scorsa stagione, sta andando meglio. Penso di essere migliorato dal punto di vista mentale, lo scorso anno è stato difficile perché non capivo la lingua, anche sul campo era difficile, mentre quest’anno capisco di più ed è più semplice“.
Com’è la tua vita a Roma adesso?
“Quando abbiamo del tempo libero, come di domenica solitamente, prendo la macchina e usciamo con gli amici, andiamo a mangiare fuori“.
E’ vero che l’anno scorso volevi andare alla Triestina in prestito per avvicinarti a casa?
“No, non è vero. Non lo sapevo neanche io, l’ho letto sui giornali. Ho chiamato il mio agente e gli ho detto che non ne sapevo niente“.
Cosa chiedi a te stesso ed alla squadra?
“Alla squadra di arrivare primi, ne abbiamo la possibilità. A livello personale, penso di poter fare molti gol. Devo dare il mio meglio in ogni partita, in ogni allenamento, per potercela fare“.
Potevi fare ancora più gol quest’anno?
“Sì, penso di poter segnare di più, so di esserne capace. Devo allenarmi al massimo e dare tutto in campo“.
Il gol più bello?
“L’anno scorso su punizione in Youth League“.
Cosa pensi quando stai in area di rigore?
“Penso ad essere veloce perché arriverà il difensore“.
La migliore caratteristica?
“La potenza ed il tiro“.
In cosa devi migliorare?
“Corsa nello spazio ed inserimenti“.
Il rapporto con mister De Rossi?
“Mi aiuta molto. Mi consiglia di attaccare sempre il primo palo quando sta per arrivare un cross“.
Il debutto in Serie A?
“Per me è stato un sogno che si avverava, ero molto contento. Quando ho visto che Schick aveva qualche problema, sono andato a scaldarmi, volevo entrare a tutti i costi. Poi l’allenatore mi ha chiamato ed ero davvero felice. È solo l’inizio, so che devo continuare ad allenarmi. Il mio obiettivo è quello di rimanere a Roma, giocando per questo grande club“.