Nicola Rizzoli, designatore arbitrale, ha parlato degli episodi più eclatanti dell’ultima giornata di serie A. In merito a Juventus-Milan e Lazio-Sassuolo afferma:
“Le indicazioni internazionali propendono per la punibilità di entrambi“. Gli episodi si riferiscono al tocco di mano di Alex Sandro non punito da Fabbri e quello di Locatelli, sanzionato col rigore da Abisso.
Rizzoli ha chiarito che un rimpallo non esclude il fallo di mano:
“Concetto vecchio. Se l’intenzione è impattare la palla col corpo e il braccio è largo, poco conta che rimpalli su un’altra parte del corpo. Il fallo di mano è l’elemento più grigio e complesso da valutare. Il regolamento lo mette in una situazione difficile parlando di volontarietà. Laddove rimangono zone grigie, la discriminante è l’intenzione del difendente: se è di giocare la palla, marcare l’avversario o presidiare la zona, si propende per la non punibilità; al contrario, se l’intento è creare ostacolo con il corpo su un tiro o un cross, laddove rimangono zone grigie si propende per la punibilità“.
Inoltre Rizzoli ha chiarito che il Var non ha riscontrato condotta violenta o un chiaro errore dell’arbitro Fabbri in un altro episodio del match Juventus-Milan, il contatto fra Mario Mandzukic ed Alessio Romagnoli:
“La linea di intervento del Var è molto chiara: nelle situazioni di gioco deve esserci una violenza. Se fosse stata reputata come violenza, sarebbe intervenuto e avrebbe dato il rosso. Non è neanche chiaro dal campo se c’è il contatto. Il Var interviene solo quando lo reputa chiaramente un errore del campo. Evidentemente non è stato così”.