Gaetano Papalia, ex proprietario dell’area di Tor di Valle dove dovrà sorgere il futuro Stadio della Roma, ha voluto tranquillizzare dirigenti e tifosi circa la realizzazione dell’impianto. Queste le sue parole all’agenzia Dire: “Lo stadio non c’entra niente. E’ dal filone stadio e poi con le conseguenti investigazioni, che è venuta fuori quest’ultima inchiesta, che riguarda un albergo a trastevere. Sono inchieste a cascata. Se ciò avesse riguardato operazioni che avessero alterato la decisione del Comune, questo sarebbe già emerso da tempo. Tutto ciò riguarda l’attività di Parnasi, che veramente ha contattato questo mondo e quest’altro… Non mi aspettavo tutto questo. L’onestà può essere la caratteristica di una persona, non di un movimento politico. Peggio per chi ha creduto alla balla del partito onesto. Non ho mai conosciuto De Vito. Con i rappresentanti del Comune non sono mai riuscito a parlare, neanche quando Tor di Valle voleva continuare la propria attività cercando soluzioni alternative, anche con l’aiuto del Comune. Cambiare zona? Butterebbe milioni di progettazione, metri cubi che non avrebbe a disposizione. Butterebbe 50 milioni dalla finestra. Sarebbe sbagliato cambiare zona. Tor di Valle è un’area benedetta da Dio. Qui c’è stato un impianto ippico tra i più grandi d’Europa. E non c’è nessun rischio idrogeologico, gli ingorghi non ci sono mai stati. Lo stadio si farà e la Raggi è una delle poche nel suo partito che stia dimostrando nervi saldi. Pallotta può stare tranquillo. Non mi sembrano siano emersi motivi, è un’indagine del filone stadio, ma dello stadio non c’è niente”.