11 Mar 2019In Breaking News6 Minuti

Ranieri: “Dobbiamo essere concentrati a non subire gol perché non è possibile subirne così tanti”

Claudio Ranieri, tecnico giallorosso, ha rilasciato alcune dichiarazioni al termine del match contro l‘Empoli finito 2-1 per la Roma. Queste le sue parole: 

RANIERI A SKY

Due partite durante i 90 minuti. Cosa la fa stare tranquillo e cosa meno? 

“Tranquillo no però mi fa stare concentrato e positivo il fatto che era una partita difficile senza molti uomini. Sapevo che sarebbe stata difficile ma devo fare i complimenti alla squadra perché in 10 siamo rimasti compatti. Il primo gol non l’ho capito. Sapevamo che l’ultimo uomo dell’Empoli avrebbe fatto il blocco. Un grosso grazie va ai tifosi che nel momento difficile ci sono stati vicini”.

Nel secondo tempo si aspettava più qualità di palleggio? 

“Assolutamente no perché era una squadra che stava vincendo e che era nervosa. Abbiamo preso tanti gol in uscita e quindi gli ho detto di giocarla solo quando erano sicuri”.

Ci sarà da cambiare qualcosa dal punto di vista tattico?

“Un’idea ce l’ho ma non la posso dire. Ci aiuteremo l’uno con l’altro perché solo con una grossa organizzazione si può fare. Dobbiamo essere concentrati a non subire gol perché non è possibile subirne così tanti. Devo fare del mio meglio per aiutarli”.

Zaniolo? 

“Mi ha detto che si era soltanto indurito. Ho scelto lui per non rischiare troppo Perotti. Ho parlato con Zaniolo e mi aveva detto che stava bene, non dovrebbe essere nulla di grave”.

La riscossa della Roma passa per il rilancio di alcuni giocatori? 

“Io sono arrivato tre giorni fa. Ho fatto solamente un allenamento con loro e praticamente con i ragazzi della Primavera. Fatemi testare bene i pezzi da 90 e poi vi dirò bene”.

Florenzi? 

“E’ un ragazzo che ha carattere. Ha giocato anche con il problemino al ginocchio ma lui mi ha detto che voleva esserci. Ha fatto di tutto per fermarsi. Io vorrei capire la prima ammonizione ad El Shaarawy e questa qua. Vuoi fischiare il fallo ok ma il giallo è troppo severo”.

C’è un giocatore che ti ha sorpreso? 

“Per quello che ho sentito dire, perché ripeto che gli ho allenati veramente poco, quello che ho detto su Schick è vero. E’ un giocatore che ha tutto. Se mi fa vedere il carattere che ha messo a Oporto è uno dei miei uomini, gliel’ho detto. Tutti devono dare di più”.

RANIERI A ROMA TV

Bentornato a casa, speriamo di non farle tutte così… 

“Facciamone 3-4, poi inizieranno a farle meglio”.

Si porta a casa una vittoria di peso… 

“Avevo chiesto questo, dando indicazioni di massima sul gioco d’attacco, lasciando libere le ali per dare gli uno contro uno. Ho stressato molto Kluivert, però ha fatto bene. Gli ho chiesto di farmi vedere l’Ajax, gli chiedevo se ci avessero dato il più scarso, alla fine aveva i crampi e ha fatto bene. C’è da lavorare ma sono contento, le mie squadre devono saper fare meglio”.

L’espulsione era severa… 

“L’ho già detto, è severissima. Quando si è accorto di essere in ritardo si è girato e piegato, non so l’arbitro cos’abbia visto. Anche l’ammonizione ad El Shaarawy, l’arbitro mi è sembrato un attimino severo, uso questa parola”.

Ha detto qualcosa all’arbitro anche sul pareggio dell’Empoli… 

“Abbiamo visto tutte le punizioni dell’Empoli, e quando mette la palla sul secondo palo fanno blocco. In Inghilterra è normale farlo, qui come lo fai l’arbitro fischia. Ho visto subito che sono andati subito a farlo su Santon, poi è andato a terra. Gli ho chiesto di controllare, loro non l’hanno fatto e poi mi sono stato zitto”.

Poco coinvolto il centrocampo, è una scelta sua? 

“Sì, perché giocando con 3 centrocampisti ci chiudevano in mezzo. Abbiamo fatto alcuni concetti semplici, i terzini non dovevano stare più alti dei centrali nostri se no uscivano subito in pressione i loro mediani. Avevo detto di non passare in mezzo per il rischio, solo quando abbiamo fatto girare la palla velocemente siamo passati in mezzo. La Roma ha subito tanti gol col possesso di palla nella loro metà campo, gli ho detto di mettere la palla lunga e andare sulla seconda palla. Queste sono le partite da giocare con intelligenza, senza inventarsi niente”.

Quali sono le corde che ha toccato? Ha parlato singolarmente con qualcuno? 

“Ho parlato alla squadra, qui era un discorso di motivazioni, di ricaricare le batterie per farli diventare positivi. Ho preso anche qualche giocatore e gli ho parlato individualmente”.