2 Mar 2019In Breaking News6 Minuti

De Rossi: “Il Porto non ha influito. E’ un momento di flessione”

Daniele De Rossi, capitano della Roma, è stato intervistato da DAZN al termine della gara persa 3-0 contro la Lazio. Queste le sue dichiarazioni:

È un derby come gli altri, una volta giochi meglio tu, oggi lo hanno fatto loro. Sono un paio di partite che facciamo fatica, un momento di flessione può starci ma dobbiamo analizzare questo momento perché tra poco abbiamo il Porto”.

Ha influito il Porto?

“No, queste sono partite importanti e le affronti sempre alla stessa maniera, la classifica subisce un brutto colpo ma non finisce niente. L’Inter ha perso, li abbiamo guardati, ma abbiamo perso pure noi. Speriamo di vincere noi e che le altre perdano”.

De Rossi è stato intervistato anche da Sky Sport: 

Come si giustifica l’approccio alla gara?

“Non lo so. La dobbiamo analizzare, anche perché tra pochi giorni abbiamo una partita importantissima. Loro oggi hanno fatto meglio, era successo anche altre volte ma eravamo stati più fortunati in alcune situazioni. Nell’ultimo mese avevamo fatto tanti punti, ma nelle ultime gare avevamo faticato, speriamo di riprenderci presto”.

Come se ne esce?

“Non è il primo derby che perdiamo, dobbiamo andare avanti. Non voglio minimizzare o far finta che non ci faccia male, ma non possiamo fare altro che preparare al meglio la prossima partita per passare il turno ed entrare di nuovo nelle prime otto d’Europa. Il passaggio del turno potrebbe far cambiare anche qualcosa nella nostra testa”.

Come mai tanti duelli singoli persi?

“Questa sera arrivavano prima nelle seconde palle, hanno messo più intensità in campo. Non è il primo derby che perdo così, ma prima era meno forti di noi. Questa volta invece hanno fatto una grande partita, sono forti, con calciatori di qualità, se perdiamo anche i duelli esce fuori la loro qualità sia individuale che tattica”.

Perché manca continuità?

“C’è questa alternanza di risultati tra campionato e Champions, come l’hanno scorso. Nella scorsa stagione c’erano stati dei momenti complicati e c’eravamo rialzati, spero che possa accadere lo stesso. La convinzione? Può darsi che loro ne abbiano messa di più in campo, ma ridurre tutto alla grinta non è giusto, hanno giocato meglio”.

Il numero 16 giallorosso ha parlato anche con Roma Tv:

 

Non ho rivisto la partita, ma mi sembra abbiano fatto meglio. Poi gli episodi sono stati a loro favore, come successe a noi all’andata. Spesso i derby vengono decisi dagli episodi. Osservando il risultato sembra che ci abbiano ammazzato, sicuramente hanno giocato meglio di noi, ma fino al secondo gol eravamo in partita. Dobbiamo far meglio.”

Il Porto?

“Abbiamo avuto momenti peggiori, magari partite in cui abbiamo giocato bene ma il risultato non è arrivato. Nelle ultime partite non abbiamo benissimo, ma nell’ultimo mese abbiamo fatto più o meno gli stessi punti della Juventus. L’appiglio ce lo darà la partita di mercoledì da dentro o fuori contro il Porto”.

Risultato pesante?

“Era uno scontro diretto, sicuramente ne risentiremo. Volevamo approfittare del passo falso dell’Inter, ma alla lunga ci saranno tante partite, anche se la distanza con il Milan inizia ad essere tanta. La partita di mercoledì la dobbiamo preparare senza pensare a quella di stasera”.

Come avevamo preparato la partita?

“L’avevamo preparata cercando di sfruttare i terzini, poiché essendo loro con il 3-5-2 sicuramente potevano avere più spazio. Non è però sempre facile, la palla l’avevano spesso loro e sono stati bravi. Hanno fatto meglio come approccio e come impatto sui duelli, anche se mi sembra che fino al 2-0 non hanno fatto cose clamorose. Dobbiamo fare meglio proprio sotto il punto di vista del gioco perché così non può bastare”.

Come mi sento fisicamente?

“Il ginocchio sta bene. È ovvio che se a 35 anni stai 3 mesi fermo e rientri facendo tante partite di seguito qualcosina puoi accusare, ma io mi sento bene. Poi deciderà il mister. Sicuramente mi devo gestire, ogni tanto il giorno dopo la partita il ginocchio mi fa male ma ci si convive. Ho visto tanti giocatori fino a 40 anni convivere con dei piccoli problemi fisici”.