Marino: “Roma e Atalanta sono due squadre frizzanti, che esprimono un ottimo calcio”
Pierpaolo Marino, ex direttore generale dell’Atalanta, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Centro Suono Sport, ai microfoni della trasmissione ‘1927 – La storia continua’. Queste le sue parole:
“Roma e Atalanta sono due squadre frizzanti, che esprimono un ottimo calcio e che hanno già attraversato il momento più delicato della stagione. A mio giudizio in questo momento della stagione i nerazzurri sono la squadra favorita per il 4° posto. Gasperini è un allenatore straordinario, credo che sia lui il vero segreto di questa squadra, che gioca un calcio d’insieme di livello elevatissimo, valorizza calciatori e realizza risultati straordinari. Due anni fa l’Atalanta arrivò quarta e se ci fosse stata l’attuale impostazione delle qualificate in Champions, avrebbe già centrato quell’obiettivo due anni fa. E’ una squadra abituata a stare a questi livelli, c’è una proprietà importante, con un’organizzazione straordinaria, capillare, sui giovani e non solo. Percassi potrebbe detenere la proprietà di club importanti come Milan, Inter e Roma, ha scelto Bergamo per ragioni di cuore, perchè fu calciatore delle giovanili atalantine. Mancini è un giocatore non pronto, ma prontissimo per il grande salto: ha grande personalità, grandissima fisicità, discreta tecnica e velocità, è un difensore moderno, sta segnando il che non guasta. Se la Roma lo dovesse prendere sarebbe un grandissimo colpo, andando a rinforzare un reparto che va perfezionato. Zaniolo, sapevamo tutti che fosse una grande promessa, ma tutti siamo meravigliati dell’esplosione così rapida tra i grandi. La Fiorentina e l’Inter hanno dirigenti capaci, ma su questo ragazzo hanno evidentemente sbagliato valutazione”
Infine un ricordo sui tempi della Roma, quando Marino fu dirigente per due stagioni:
“Devo tanto al presidente Viola, una persona straordinaria e un grande intenditore di calcio. Ricordo quando Peppe Giannini rifiutò i soldi della Juve per restare a Roma, fu una trattativa per il rinnovo complicata, perchè i bianconeri offrivano molto più di noi, ma con un paio di clausole, una legata alla titolarità al Mondiale di Italia 90′, riuscimmo a convincere Peppe a restare nella Capitale, nonostante ci rimettesse tanto a livello economico, il capitano fece una scelta di cuore perchè amava la Roma”