20 Lug 2020In Breaking News9 Minuti

Calciomercato ai tempi del Covid-19

INSIDEROMA – SARA BENEDETTI – La stagione calcistica è stata prolungata fino al 31 agosto. Tra le questioni lasciate in sospeso ci sono sicuramente quelle riguardanti il calciomercato.

LA SITUAZIONE – Circa 122 giocatori di Serie A sono a fine contratto o a fine prestito: Callejon pronto a salutare il Napoli e Smalling prestato dallo United alla Roma sono due esempi. In caso di fumata nera, il giallorosso tornerebbe al club di appartenenzasenza poter prendere parte al finale di stagione, la Roma è ottimista sul fatto che lo United lasci Smalling altri due mesi in Italia ma non essendoci per ora un accordo sul futuro del giocatore, il Manchester potrebbe anche decidere altrimenti. Per Zappacosta, c’è invece già l’accordo col Chelsea per il rinnovo annuale. 

La Roma ha annunciato il rinnovo di Daniel Fuzato fino al 2023. Il portiere brasiliano è arrivato nella Capitale nell’estate 2018, ma deve ancora trovare la sua prima presenza ufficiale con i giallorossi.

L’Atalanta e l’agente di Alessandro Lucci sono in contatto per il passaggio di Alessandro Florenzi in nerazzurro. Il calciatore non rientra nei piani di Fonseca e rientrerà a fine stagione dal prestito al Valencia.

Brutte notizie per la Roma, Il Manchester United non ha dato l’ok al club giallorosso per estendere il prestito di Chris Smalling dopo il 31 luglio. Il difensore centrale al momento non potrà essere utilizzato ad agosto per la gara di Europa League contro il Siviglia. A comunicarlo è stato lo stesso Manchester United tramite un annuncio ufficiale sul proprio sito di riferimento. I Red Devils infatti hanno spiegato come il centrale inglese proseguirà nella sua avventura italiana per quanto riguarda il campionato italiano, fino alla prima settimana di agosto, ma non viene fatto riferimento alle eventuali partite che i la Roma dovrà disputare in Europa League.

La strategia del Manchester United è chiara: il club inglese non vuole estendere il prestito per non rischiare di incontrare la Roma in Europa League con il difensore centrale a disposizione. Ma soprattutto lo United con questa mossa vorrebbe costringere il club giallorosso a formulare un’offerta ufficiale per l’acquisto a titolo definitivo del giocatore.

Tra 15 giorni scade la clausola rescissoria da 30 milioni, pagabile in due tranche, per portare via Pellegrini dalla Roma a un prezzo agevolato. Perdere a quella cifra un ragazzo cresciuto a Trigoria, pur realizzando una plusvalenza, sarebbe drammatico per la società. Ecco perché nelle ultime ore si sono riattivati i contatti – raffreddati dopo lo sbandamento della trattativa Friedkin – tra la dirigenza coordinata dall’ad Fienga e l’entourage del calciatore: la fumata bianca per il rinnovo del contratto fino al 2024 non è lontana, ma dovrebbe arrivare a metà agosto quando saranno terminati gli impegni italiani ed europei della formazione di Fonseca.

Aspettative
Questa maglia, si sa, pesa il doppio per chi la ama profondamente. Al punto che nella vita di un calciatore, specie se romano e romanista, prima o poi si presenta un bivio: da una parte c’è il paradiso degli eroi (gli ultimi a entrarci sono stati Totti e De Rossi), dall’altra il purgatorio degli umani (dove pare essersi bloccata la bella storia di Florenzi). Lorenzo percepisce la pressione e da mesi sta cercando un equilibrio tra il suo talento e le aspettative (altissime) dei tifosi.

Ultima idea per l’attacco in casa Torino. Nelle ultime ore è spuntato nell’orizzonte granata Diego Perotti. E’ un profilo che può piacere a Mazzarri. E anche la Roma, cioè Petrachi, conosce tale gradimento. Definiamola per ora una semplice suggestione. Il Toro si rende perfettamente conto che in questa fase sarebbe molto difficile ottenere il sì dell’argentino e condizioni di acquisto favorevoli da parte della Roma. Occorre pertanto aspettare gli eventi. A Mazzarri piace pure El Shaarawy, per la verità, ma con i tesori in arrivo dall’Oriente il Faraone oggi non può essere considerato. Resta sullo sfondo, lontanissimo. (…)

Nuova avventura in Italia per Mert Cetin. Il suo percorso con la Roma è finito e, come riportato da Sky Sport, comincia quello al Verona. Il difensore turco sarà l’erede di Kumbulla e si trasferirà in gialloblu in prestito con diritto di riscatto e controriscatto in favore della società giallorossa per 15 milioni di euro.

L’emergenza coronavirus ha fermato tutti i maggiori campionati europei, costringendo la Uefa e le varie Leghe nazionali a prendere decisioni drastiche per portare a termine ogni competizione. L’idea sembra essere quella di rinviare i prossimi Europei di calcio per poter concludere i propri campionati. Ma la domanda sembra essere relativa ai giocatori in prestito; se, come ipotizzato, si giocassero le partite di A e si dovesse finire a luglio, tutte le squadra con giocatori in prestito fino al 30 giugno come farebbero a schierarli? La situazione è particolare e verrà trovata una soluzione, che potrebbe prevedere il prolungamento in via straordinaria dei prestiti.

Una delle società che sarebbe molto colpita da questa situazione sarebbe la Roma. I nomi sarebbero quelli di Smalling e Mkhitaryan, che i giallorossi stanno provando a trattenere nella Capitale anche nella prossima stagione, ma che rischiano di tornare in Inghilterra prima della fine del campionato. Per sapere quale sarà il da farsi bisognerà aspettare la decisione che verrà presa martedì dalle federazioni nazionali e dalla Uefa.

Mercoledì sera nell’Olimpico vuoto Edin era scontento. Un po’ per alcuni palloni che non gli erano arrivati come avrebbe voluto, a un certo punto ha perso la pazienza anche con Pellegrini, che è suo amico vero. Pur avendo manifestato più volte il suo attaccamento alla maglia, quando è arrivato nella Capitale c’era la prospettiva di lottare per lo scudetto, ora la Roma è destinata a restare per il secondo anno consecutivo fuori dalla Champions League. I dirigenti gli hanno fatto capire che potrebbero aver bisogno di fare a meno di lui, finora non gli hanno prospettato la spalmatura dell’ingaggio, ma se dovesse restare la strada forse potrebbe essere quella. L’Inter dallo scorso anno non si è più mossa, ma è pronta per ridare l’assalto al centravanti bosniaco, vecchio pallino di Conte, che lo avrebbe voluto già al Chelsea. Anche la Juve potrebbe inserirlo in una plusvalenza con la Roma, per avere un cambio in più in attacco. Se la società giallorossa è costretta a scegliere la politica del ridimensionamento non ha senso tenere Dzeko con un ingaggio da 7,5 milioni a stagione fino al 2022.