27 Nov 2024In Breaking News1 Minuti

Daniele De Rossi: “Totti leader silenzioso. Per allenare serve la dote dell’altruismo”

Daniele De Rossi ha parlato in una intervista durante la sesta edizione dello Sport Industry Talk, organizzato dalla RCS Academy al Maxxi di Roma: “Proseguire tutta la carriera in una squadra ha un sapore particolare, poi le tentazioni ci sono. Ogni tanto ci pensi e dici “vado a fare un giro da un’altra parte”. Ma alla fine rimani per quel sentimento forte. Non è solo la vittoria a renderci felici, ma di sicuro ci rende credibili e belli alla gente. Il giocatore più affascinante con cui ho giocato? È Francesco, ci ho giocato tanti anni insieme ed era affascinante anche per i suoi compagni. Oltre a essere il più forte aveva questa luce, questo carisma silenzioso. Lui parlava coi gesti, c’era sempre quando eri in difficoltà. L’ho vissuto da tifoso e da compagno. Le doti che servono per allenare una squadra? L’altruismo, Io era da calciatore e lo è anche da allenatore. Alla Spal ero visto come un oggetto non identificato, mi vedevano come ex giocatore e serviva la chiave giusta per essere credibile e dirgli che erano più importanti di me. Nella Roma sono entrato da bandiera, per molti ero un amico e anche lì bisognava essere vicino a loro ma non dargli troppo spazio. Bisogna saper gestire e accompagnare gli umori sia dello staff che della squadra. La parte mentale di gestione è importante, poi ovviamente ci vuole la calcistica ma la gestione del gruppo ề fondamentali”.