20 Set 2025In Breaking News11 Minuti

Gasperini: “Derby partita di livello da giocare. Mi aspetto che Pellegrini diventi un atleta vero”

Gian Piero Gasperini, alla vigilia del derby contro la Lazio, ha parlato in conferenza stampa.

Di seguito le dichiarazioni del tecnico della Roma.
Come sta vivendo il suo primo derby?

Wesley e Hermoso possono recuperare per la partita di domani?
“Non lo sappiamo ancora, stabiliamo oggi. Wesley ha avuto una ricaduta, una gastroenterite che gli ha creato un po’ di problemi. Ci sono altre 24 ore, speriamo stia meglio. Hermoso? Proviamo oggi sul campo, non ci sono indicazioni positive ma lascio un po’ di fiducia. Il Derby di Roma è famoso in tutto il mondo per le coreografie, i colori e il pubblico. Si tratta di una partita particolare e diversa, al di là della classifica. C’è una rivalità cittadina in campo e rende tutto più bello e teso”.

Il derby si vince o si può anche pareggiare?
“I derby che restano sono quelli che vinci, quelli che pareggi non te li ricordi e quelli che perdi li dimentichi velocemente. Giocarlo alla 4° giornata non è usuale, ma è una parte iniziale della stagione dove le squadre sono più rivolte a pensare di costruirsi e migliorarsi. Il calendario ha stabilito questo, alza subito l’attenzione sul campionato. La Lazio è un’ottima squadra con un grande allenatore che ha fatto bene in tutte le piazza, non ha fatto mercato ma non ha venduto nulla. Tolti gli ultimi due mesi della passata stagione stava facendo molto bene raggiungendo risultati buoni. Riconosco il valore della squadra e di alcuni giocatori, è una partita assolutamente di livello”.

C’è ancora modo di sorprendervi con Sarri dopo tanti incontri? La Roma è la sfida più difficile della sua carriera?
“In questo momento sono rivolto al presente. Questa è una bella sfida, io cerco di portare l’esperienza della mia carriera in una piazza come Roma, che mi ha spinto e motivato a intraprendere questa strada. Sono molto convinto della bontà della scelta. Io devo ottenere il massimo da quello che abbiamo in questo momento, dovrò uscire dalla mia comfort zone legata al mio tipo di calcio e a una rosa con determinate caratteristiche, ma questa è un’ulteriore sfida. Dovrò cercare di recuperare altre strade e situazioni, pur mantenendo sempre i miei principi con una squadra propositiva che cerca di ottenere il risultato tramite il gioco e lo scontro sportivo. Sarri? Ci siamo incontrati in C per la prima volta, siamo partiti tutti e due dalla gavetta. Lì si è formato e ha portato alcune sue squadre a essere un esempio di calcio. Tutto quello che abbiamo conquistato ce lo siamo costruiti nel tempo”.

Possiamo vedere Pellegrini dal primo minuto?
“In un calciatore la voglia non manca mai, è molto alta. Giocare in Serie A con la Roma è sempre speciale, quindi non credo sia cambiato molto. Tutti i giocatori sarebbero prontissimi per giocare”.

Dovbyk ha dato dei segnali in settimana? Cosa serve di più in un derby?
“Devi essere micidiale negli episodi. Tutti hanno cuore e attenzione, ma devi essere molto bravo a portare tutti gli episodi dalla tua parte ed essere molto preciso nelle situazioni favorevoli. Questo vale in tutte le partite importanti ed equilibrate come una finale, gli episodi cambiano le gare e le portano da una parte o dall’altra. Dovbyk? Non è entrato perché c’era un’altra situazione. Col Torino non abbiamo fatto bene, ma non abbiamo fatto peggio dei granata e non meritavamo di perdere. Abbiamo perso non giocando una buona gara per un tiro in porta, non l’abbiamo preparata benissimo a causa delle nazionali. Ora c’è un’altra partita, io devo guardare la crescita e lo sviluppo della squadra. Il mercato è chiuso, giocatori come Dovbyk, Pellegrini e Baldanzi, che dovevano andare via, sono rimasti e io devo recuperarli tutti. Dopo la fine del mercato io guardo avanti e ho bisogno di tutti nel modo migliore possibile. Dovbyk deve fare molto bene, Pellegrini deve fare benissimo e Baldanzi per quello che ci potrà dare deve fare bene. Ci sono 22/23 giocatori e devo tirare fuori il meglio da loro. Domani voglio vedere una squadra che sul piano del gioco e della corsa faccia qualcosa di superiore all’ultima partita”.

Pellegrini è arrivato alla condizione degli altri? Tsimikas può giocarsi il posto con Angelino?
“Tsimikas è arrivato dopo la pausa per la nazionale e ha cominciato a inserirsi. Non so quando ma giocherà viste le tante partite. Tempo di conoscere gli avversari, magari può giocare anche domani a gara in corso o all’inizio… Non abbiate dubbi, giocherà. Pellegrini? Per me è un giocatore potenzialmente molto forte, poi ci sono le prestazioni. Fisicamente è fuori da mesi, questa è una partita che va oltre e lui si sta allenando da tanto. Non ha problemi di inserimento nella squadra, ma non so quando sarà il momento di giocare: domani? Non lo so. Lui fisicamente sta bene. Dall’inizio o a partita in corso? Non lo so, però è pronto per giocare. Quanto dura? Non lo so. Mi aspetto che oltre alle sue qualità diventi anche un atleta, un giocatore di alto livello. Ha potenzialità altissime e non so perché non è riuscito a mostrarle con costanza. Gattuso lo aspetta, ma c’è bisogno di prestazioni e condizione fisica. Ha 29 anni, può fare tutto e nel ruolo avanzato è forte. Domenica ha giocato El Aynaoui in quel ruolo, forse ha bisogno di più tempo. In quel ruolo ci possono giocare Pellegrini, Pisilli, Cristante, che fece 13 gol in un anno all’Atalanta. Devo verificare una cosa: Pellegrini lo recupero io da solo e va bene per la società e per il pubblico? Perché sennò… Lui è un giocatore di livello, ma se non va bene al pubblico o alla società non lo posso fare. Se lo recuperiamo perché ci serve, perché probabilmente a me serve il miglior Pellegrini, e se lo recuperiamo tutti insieme abbiamo un giocatore di livello. Altrimenti diventa un problema e vado su un altro giocatore. Io devo recuperare tutti e guardo le prestazioni, dove ho bisogno giocano”.

Il derby alle 12:30?
“Purtroppo noi allenatori non giochiamo. Tutti i calciatori devono esprimersi al meglio. Sono partite di grande attesa per la tifoseria. Dispiace che ci siano infortuni perché toglie qualcosa alla partita, però poi si gioca 11 contro 11 e chi va in campo può fare bene”.

Sta pensando a qualche cambiamento?
“Dall’inizio della carriera mi hanno detto tante cose se giochi in Serie C o in Serie A o in Champions League devi cambiare i principi. Devo tener conto di alcune cose, Pellegrini non è un attaccante, Baldanzi è un trequartista, come attaccanti abbiamo Dybala e Bailey che sono fuori. Non sono convinto che abbiamo fatto così male, ora per una partita stiamo cancellando i due mesi precedenti fino a sabato scorso erano diversi i commenti. I miei principi non sono modificabili, ma devo tener conto delle caratteristiche dei giocatori, altrimenti dovrei snaturarmi e non voglio farlo e forse è andata bene così”.

Non era mai partito così male con 2 gol in 3 partite ai tempi dell’Atalanta: è solo sfortuna?
“Non parlerei di sfortuna. La fase offensiva, come quella difensiva, va fatta da tutti. Se hai una buona fase offensiva, metti in condizione gli attaccanti di fare più gol, così come è importante la fase difensiva. Se ti manca qualche gol, devi trovare delle soluzioni e dei miglioramenti in tutta la squadra, devi disimpegnare meglio e offrire agli attaccanti situazioni migliori, altrimenti sarebbe troppo facile. Evidentemente, sotto quell’aspetto, per quello che abbiamo visto, abbiamo fatto cose buone ma dobbiamo fare ancora meglio. Altrimenti è troppo facile dare la colpa a uno o quell’altro”.

Sarà più importante il pressing alto o chiudere gli spazi tra le linee?
“Dobbiamo fare bene in entrambe, dato che conosciamo le caratteristiche della Lazio. Dobbiamo mettere le nostre qualità migliori per metterli in difficoltà”.

El Aynaoui può giocare in coppia con Koné o è un’alternativa al francese?
“Ha giocato avanzato con il Torino ed è un ruolo non facile. Per me può fare tutti i ruoli del centrocampo, è duttile e dinamic”.

Soulé può essere una soluzione dietro le punte? L’orario può essere un problema?
“Il problema di giocare alle 12:30 è dovuto alle temperature e riguarda tutte e due le squadre. Come ho detto domenica scorsa, giocare con queste temperature è una grande difficoltà per i giocatori. Soulé è stato provato lì in allenamento, ma ci vuole tempo. Sta facendo bene, l’anno scorso giocava spesso come quinto, quest’anno gioca più offensivo ed è anche abbastanza prolifico. Non ci vedo grandi problemi, poi dietro le due punte devo verificare”.

Come sta El Shaarawy?
“El Shaarawy è entrato con il Torino. A parte Wesley ed Hermoso stanno tutti bene fisicamente”.