Gasperini in conferenza stampa: “Non è l’ora delle rotazioni, la squadra deve acquisire certezze”
Gian Piero Gasperini, alla vigilia di Roma-Hellas Verona, è intervenuto in conferenza stampa.
A parte Dybala e Bailey sono tutti a disposizione? Che tipo di turnover ha in testa dato che è la 3° partita in 3 giorni?
A parte Bailey e Dybala sono tutti presenti e a disposizione. Non sono mai per un turnover molto ampio, soprattutto in questo periodo in cui c’è bisogno di giocare con continuità e fissare delle situazioni di gioco. La squadra si sta esprimendo meglio di partita in partita. Non c’è alcun problema fisico, quando stai bene puoi tranquillamente giocare. Ci sono 5 cambi a partita in corso, ti garantiscono di avere una squadra competitiva e fresca. Qualche cosa ci può essere in vista anche delle altre partite. La mia intenzione non è di modificare molto la squadra e le sostituzioni ti possono aiutare”.
Sono arrivate 4 vittorie in 5 partite: può essere considerata la sua miglior partenza in carriera? Se lo aspettava?
”Non lo so se è la migliore (ride ndr). È una buona partenza sotto il punto di vista dei risultati e della crescita della squadra. Ogni partita abbiamo qualche certezza in più sulle prestazioni dei giocatori. Prima di raccogliere bisogna seminare, i risultati ci aiutano ma ora pensiamo a far crescere la squadra e a giocare meglio. Dobbiamo inserire più giocatori affidabili”.
Su cosa sta lavorando per aumentare la pericolosità della squadra?
“Sugli inserimenti e sulla partecipazione di tutti sia nelle conclusioni sia nelle rifiniture. Il gol di Mancini è importante ed efficace per l’inserimento fatto. Possiamo farlo con più giocatori. L’efficacia della manovra offensiva può portare gli attaccanti ad essere più prolifici”.
Ghilardi e Ziółkowski?
Si stanno allenando bene, arriverà il loro momento. La loro sfortuna e fortuna per la Roma è che hanno davanti 4 calciatori che stanno facendo molto bene e io guardo sempre la squadra. Celik, Hermoso, Mancini e Ndicka sono molto efficaci. Al momento Celik, Hermoso, Ndicka e Mancini sono molto importanti per la Roma e la squadra è sempre più importante del singolo”.
Dovbyk? Nessuno è avanti nelle gerarchie, se la giocano sempre dipende dal periodo e da come stanno. Dovbyk è in crescita sul piano atletico, la sua crescita passa attraverso questo perché fisicamente deve essere in grande condizione per mascherare alcune difficoltà tecniche che ha in questo momento e solo così può migliorare”.
Può cambiare modulo rinunciando a uno dei centrali contro il Verona?
“Valgono entrambi le soluzioni. Cambia la caratteristica del giocatore, ma il tipo di scalata è lo stesso sia per un centrocampista sia per un difensore. Quando sei in un posto da tanti anni è più facile fare variazioni, in questo momento dobbiamo consolidare alcune certezze e migliorarne altre come l’inserimento dei difensori. Il Verona è pericoloso, sarà un altro tipo di partita. Se sei sterile e non hai spinta, energia e forza corri il rischio di perdere. Il Verona ha giocatori veloci e che calciano molto bene. Domani arriviamo da vittorie importanti, dobbiamo avere entusiasmo, forza ed energia di non fare la partita fatta contro il Torino”.
Ha subito soltanto un gol: ha cambiato qualcosa o è merito dei difensori? Sembra ancora la Roma di Ranieri…
“Giudicate voi. Da Svilar a Soulé ci sono molti 8/9 giocatori affidabili e presenti, che rappresentano il nucleo portante di questa squadra. Se riusciamo a inserire Pellegrini, Rensche e Tsimikas meglio ancora, ma il nucleo principale è quello. Il nucleo è affidabile e porta risultati”.
A sinistra c’è qualcosa da sistemare in attesa del recupero di Bailey?
“Non sto pensando a Bailey, dato che è fermo da parecchio tempo”.
El Aynaoui può ricoprire più ruoli a centrocampo? Può essere il momento di El Shaarawy?
“El Aynaoui può fare tutti i ruoli del centrocampo. Dobbiamo andare avanti forte con tutto quello che abbiamo. El Shaarawy è stato il più giovane a esordire con il Genoa, da lui voglio vedere ancora certe iniziative”.
Come sta Pellegrini?
“Ha dato la risposta più di tutti. Nel derby è stato fondamentale”.
Si potrebbe creare un dualismo anche tra Angelino e Tsimikas?
“Angelino è un buon giocatore e non può essere un problema. Tsimikas si è fatto trovare pronto subito e ci sarà molto utile. Non possiamo ammazzare Angelino, giocheranno a seconda delle partite”.