Gasperini: “Como realtà importante. Ndicka ci sarà, per El Aynaoui aspettiamo la Fifa”
Gian Piero Gasperini, alla vigilia di Roma-Como, ha parlato in conferenza stampa.
Aspettative per Roma Como e un giudizio su Fabregas.
”Partita attesa perché il Como rappresenta una realtà non una sorpresa non solo per investimenti fatti ma anche per qualità dei calciatori e di gioco. Anche come si misura contro altre squadre. Si tratta di una delle realtà migliori, veder giocare il Como è sempre molto piacevole. Domani le due squadre cercheranno di ottenere il massimo senza troppi sotterfugi. Partita non determinante ma importante, determina i valori della classifica. Ora la classifica è molto corta. Fabregas? Ha dato un’impronta importante. Il Como ha giovani interessanti e gioca un bel calcio, è una squadra con diversi giocatori offensivi in campo. Giocano molto sulla tecnica e sulla capacità di palleggio”
Novità su El Ayanoui Ndicka? ”Ndicka rimane, domani sarà a disposizione: il resto si vedrà nelle prossime partite. Il Marocco si è appellato alla FIFA stiamo aspettando. Il Marocco si è appellato alla FIFA, aspettiamo la sentenza. Chi ha giocato di sabato e domenica ha potuto utilizzare i giocatori che partiranno in Coppa d’Africa, mentre a noi chiedono di non usarli. La giornata è la stessa…”.
Un bilancio di questi 5 mesi? Le piacerebbe chiudere la carriera qui?
“Sì, ma non subito (ride ndr). Impatto molto positivo, anche oltre le migliori previsioni. Sono venuto con la speranza di fare un bel lavoro e con la convinzione che questo fosse l’ambiente ideale. Si diceva che Roma fosse molto difficile e che il mio arrivo non fosse condiviso da tutti, ma attraverso il lavoro e le prestazioni abbiamo fatto grandi passi avanti. Noi dobbiamo essere ambiziosi e mai presuntuosi. Dobbiamo migliorare, tutti vogliono lottare per le posizioni più alti soprattutto per motivi economici. Sono tutti avvelenati per poter stare nelle prime posizioni, io non voglio che siamo avvelenati ma coesi e compatti. Dobbiamo essere ambiziosi e per farlo dobbiamo lavorare molto”.
Cosa manca alla Roma per essere in alto?
“Ci sono tutti gli ingredienti, dobbiamo impastarli bene per farli uscire. C’è il pubblico, una società facoltosa, la possibilità di fare lo stadio e di far crescere la squadra… Se ultimamente ci sono stati dei probabili per raggiungere determinati obiettivi vuol dire che bisogna fare di più, non è sfortuna. E’ fondamentale fare delle valutazioni giuste. Le condizioni e gli ingredienti ci sono tutti”.
A che punto è la gerarchia del nucleo importante?
“Contro il Celtic non c’è stato tutto questo turnover. Sono molto contento per Pisilli e Ferguson, Rensch aveva dato buoni segnali ed El Shaarawy è qui da una vita. Come squadra abbiamo bisogno di giocare ad alti livelli, poi dobbiamo alzare il tiro in partite più competitive. Abbiamo dei giovani che stanno crescendo, globalmente tutti si sono allenati sempre molto bene. Tutti hanno avuto le occasioni per poter giocare, ma le gerarchie ci saranno sempre”
Dybala ha la condizione giusta per partire dal primo minuto?
Vediamo, c’è ancora l’allenamento di oggi. Ha avuto un momento molto positivo ma il calcio di oggi non ti permette una condizione fisica, mentale precaria. Nessun dubbio quando sta molto bene.
Dybala alla Muriel? Mi auguro anche di più dipende da lui. Parla sempre il campo, quello che conta. Quando è stato bene ha sempre giocato partite intere per più gare, il tema è sempre lo stesso inutile andare a cercare altre cose.
Ferguson? Non deve essere un giocatore per me, deve essere utile alla Roma. È utile alla Roma? L’altra sera sì, questo vale anche per gli altri. Non è per l’allenatore o per il modo di giocare, la Roma è sopra tutto e tutti. Quando i giocatori fanno prestazioni utili per la Roma devono giocare”.
Una sola rimonta: è un problema mentale o di gioco?
“Non dobbiamo più andare sotto (ride, ndr). Se la cosa si è ripetuta vuol dire che qualche problema c’è. Il calcio per fortuna è dinamico, ma non può accadere che tutte le volte che prendiamo gol poi perdiamo la partita”.
Roma-Como uno scontro Champions o è una definizione esagerata? Ha avuto un confronto con la società per i rinnovi di Dybala e Pellegrini?
È una questione solo economica non è un qualcosa su cui posso entrare. Scontro Champions? Sicuramente lo è per l’Europa. Bisogna pensare passo dopo passo, prima conquistiamo l’Europa e poi eventualmente la Champions. In Europa League abbiamo fatto 12 punti e quindi siamo sicuramente tra le prime 24, poi se riusciremo a saltare lo spareggio meglio ancora. Domani non è una partita decisiva, ma è un mattoncino importante per la lotta per l’Europa”


