Alla vigilia di Roma Slavia Praga di Europa League Giuseppe Giannini ha rilasciato un’intervista a Il Messaggero, in cui ha parlato della partita giocata nel 1996 in cui la Roma subì la rete di Vavra nel finale. Ecco uno stralcio delle sue parole:
La Roma ne ha vissute di serate così.
«Appunto. Spesso ci ricordiamo le partite memorabili, giocate con il cuore. Le vittorie sfiorate, mancate dopo aver vissuto grandi emozioni. Come Roma-Torino, finale di Coppa Italia del 1993, li addirittura di reti ne segnai tre, senza portare niente a casa».
Lo ricorda il gol?
«Carboni doveva calciare una punizione da destra, ma visto che era mancino non mi aspettavo la palla sul secondo palo, e andai sul primo. Di testa, in girata, l’ho messa dentro. Una gioia accecante. Ci sembrava di essere arrivati al traguardo».
Poi, arriva Vavra.
«Un gol casuale, tiro da fuori dopo un lungo rinvio del portiere. Quella sera è finita anche l’avventura di Mazzone. E nel peggiore dei modi».
E domani, come la vede?
«Altra storia, altro momento. Non c’è l’ansia da rimonta, ma ovvio, la Roma proverà a vincere per finire prima nel girone. Il pubblico però sì, sarà lo stesso».