La Roma archivia lo Slavia Praga in 17 minuti. Ora testa all’Inter
INSIDEROMA.COM – FEDERICO FALVO – Bastano 17 minuti alla Roma per chiudere la pratica Slavia Praga e prendersi la testa del girone.
FIAMMATE – La partita della Roma inizia subito con il vantaggio firmato da Bove. Bastano 45 secondi al centrocampista giallorosso per ricevere palla, non trovare opposizione ed avnzare fino al limite dell’area: destro potente ma preciso e palla in rete. 1-0, Roma subito davanti e Bove che si porta a casa la rete più veloce della Roma in Europa League. Un primo tempo giocato ad alta intensità dai giallorossi, che pressano molto lo Slavia, squadra abituata a giocare costruendo dal basso. Dunque la scelta di mettergli pressione paga, con i cechi costretti ad affrettare la manovra e puntare spesso sui lanci lunghi ben schermati dalla difesa giallorossa. Il ritorno di Llorente al centro del terzetto difensivo da più qualità alla Roma, che sfrutta la corsia sinistra con N’Dicka e l’estreo di El Shaarawy per colpire. L’ivoriano, meno “regista” di quanto fatto vedere col Monza, gioca bene e tiene botta contro gli avversari; a volte perdendo la prima marcatura ma recuperando. El Shaarawy è ispirato e lo si vede anche al 17′, quando imbecca Lukaku e o mette davanti la porta, con il belga che scarica un mancino di rabbia sotto la traversa per il 2-0. La Roma adesso può stare più tranquilla, ma non sempre è un bene. Infatti lo Slavia prende un pò di campo e prova ad accorciare, con Svilar che si allunga e devia in corner un tiro avversario. Il centrocampo gestisce bene ma non da una prova di altissimo livello, con Bove che subisce anche un colpo e stringe i denti. Li davanti, invece, le idee ci sono ma un pò confuse e portano a passaggi sbagliati proprio sul finale. Palle troppo lunghe o troppo imprecise per i compagni che non possono rendere il parziale ancora più tondo.
ADAGIO – Nella ripresa Bove lascia il campo a Paredes, che dovrebbe dare maggiori geometrie ma non vi riesce a pieno. Principalemente la Roma controlla la partita per evitare situazioni sgradevoli e prova a colpire quando vi si presenta l’occasione. Ci riprova con Lukaku, ma il suo tiro esce di pochissimo alla sinistra del palo. Anche El Shaarawy vuole scrivere il suo nome al tabellino dei marcatori, ma il suo tiro di prima ed a giro viene fermato dalla traversa. Inizia la girandola di cambi, con Karsdorp e Belotti che prendono il posto di El Shaarawy e Zalewski. Cambia molto anche lo Slavia, che prova a sfruttare il calo energetico della Roma per recuperare ma si scontra contro una difesa arcigna e contro uno Svilar non molto impegnato ma attento. Solo una volta si lascia andare ad un eccesso di fiducia, uscendo fino a fuori area per spazzare un pallone e rischiando la figuraccia, evitata solo grazie ad un rimpallo favorevole. Nel finale entra anche Pagano e fa il suo esordio in giallorosso Cherubini.
CONTROLLO – Una Roma che ha controllato la partita, che ha fatto il suo senza eccedere e che si porta a casa la vittoria contro la rivale diretta del raggruppamento. Primo posto nel girone a punteggio pieno e primo vero mattoncino per qualificarsi direttamente agli ottavi di finale.
Una partita tranquilla ed una vittoria importantissima. Una Roma che fa il suo provando a non esaurire tutte le energie a disposizione. Perche si, ieri era determinante vincere ma il girone non è poi così impossibile. Invece domenica ci sarà una partita quasi impossibile, vista la qualità dell’Inter a livello di rosa e di tecnica individuale, ma sarà determinante dare tutto e non risparmiarsi mai. La Roma darà fiato a tutte le sue energie per fare bene a San Siro, lasciando che siano altri a dare fiato alla bocca per parlare di vicende di cui non conoscono la verità o a soffiare dentro 30 mila fischietti. L’unico fischio che dovrà interessarci sarà quello d’inizio dato dal signor Maresca. Poi la testa e la concentrazione saranno tutti sul campo.
a cura di Federico Falvo