Josè Mourinho: “Rinnovo? Non ne abbiamo ancora parlato. Dalla giustizia sportiva mi aspetto giustizia”
Le parole di Josè Mourinho alla vigilia di Roma-Fiorentina:
“Buona settimana, intensa, non possiamo farla sempre.
Fiorentina?
“Avversario di grande qualità, tanti giocatori forti, una rosa forte, hanno battuto il Parma con tante riserve, giocano per i nostri obiettivi. Sarà una partita difficile”
L’incontro con la Procura Federale?
“Dalla giustizia sportiva mi aspetto giustizia, non è stato un problema per me, la mia vita qui a Roma è il lavoro, mi sono presentato spontaneamente, ero felice anche perchè il Procuratore Chinè mi ha dato la possibilità con tutta naturalezza di dire esattamente la verità. Non ho mai offeso l’arbitro, non ho mai messo in dubbio la qualità di Marcenaro, mai. Ho usato un’espressione normale, la utilizzo anche quando parlo di me stesso, riguardo al lavoro e la vita sociale, è stata interpretata e capita male. Durante la partita ha dimostrato di avere capacità di fare quella partita e dopo l’ho detto. Sinceramente non riesco a trovare nessun tipo di problema. Ho espresso questo al Procuratore federale, mi aspetto giustizia. Berardi? E’ un problema del Sassuolo, di personalità, perchè quando mi hanno trovato lì prima e dopo la partita perchè non mi hanno detto niente? Perchè mi salutano con cordialità e sorrisi grandi e il giorno dopo dicono alla stampa che non sono contenti delle mie dichiarazioni, se io non sono contento con un avversario glielo vado a dire. Mi sorprende. Ho il diritto e il dovere di difendere il calcio da allenatore con più di 20 anni di carriera, ci sono delle cose sul terreno di gioco che non possono succedere e invece succedono spesso”
Pinto l’ha difesa strenuamente. Quanto le ha fatto piacere questa difesa? Può essere un segnale anche per il futuro?
“Quando Tiago parla è la Roma, non parla individualmente. In quel momento lì ho sentito la loro vicinanza, mi aspetto sostegno quando non sbaglio, ovviamente non il contrario. Mi ha fatto piacere che la società abbia detto ‘noi siamo qui con te’, mi hanno dato equilibrio emozionale”
Le hanno contestato la battuta sull’ammonizione che avrebbe preso Mancini?
“Non posso parlare di quello che è successo, sono andato con Pinto e l’avvocato Conte, abbiamo trovato il procuratore federale Chinè e abbiamo parlato. Non voglio aggiungere altro”
Aureliano, Maresca e Rapuano per Roma-Fiorentina, hanno avuto diversi problemi con lei e la Roma. Si sente tranquillo?
“Io penso che noi allenatori non dobbiamo parlare degli arbitri prima della partita, ho fatto questa riflessione che ho fatto da solo, una riflessione che ho fatto con Chinè, prima della partita non dobbiamo parlare degli arbitri. Dopo possiamo essere meno o più felici, criticare più o meno, ma dobbiamo lasciarli tranquilli prima della partita”
Se le presentassero il rinnovo di contratto lo firmerebbe?
“E’ una domanda ipotetica perchè non è successo, non mi piacciono i se. Se quel sostegno e vicinanza mi ha fatto piacere? Certo, perchè io do tutto per la Roma e anche se sbaglio mi piace che mi riconoscano questa vicinanza. Con la proprietà parlo ogni giorno, oggi c’era Ryan, non abbiamo parlato ancora del rinnovo”
Sanches e Pellegrini come stanno?
“Abbiamo bisogno di tutti, la nostra rosa senza infortuni e con una buona condizione è una rosa forte, che mi dà diverse opzioni, che mi permette di aiutare la squadra con diverse soluzioni dalla panchina. A centrocampo le opzioni sono tante, Bove è cresciuto non è più il ragazzino che gioca 10 minuti, abbiamo opzioni per cui se non c’è Renato o Lorenzo, oppure Paredes squalificato, non ci sono drammi perchè troviamo sempre soluzioni. Avere tutti disponibili lì è importante, domani abbiamo Pellegrini, Aouar, Cristante, Bove, Paredes e Renato che è migliorato questa settimana. Gli manca ancora qualcosina per arrivare ad un’intensità massimale, Lorenzo ha fatto una settimana di lavoro ottima. Abbiamo tante partite importanti, poi a gennaio ci sarà anche la Coppa Italia, abbiamo bisogno di tutti. La nostra chiara difficoltà è in difesa con i centrali, con Ndicka che partirà sarà ancora più difficile”