“De Rossi è nato per fare l’allenatore, ha tutte le componenti del grande tecnico”. A dirlo è Roberto De Zerbi alla vigilia dell’andata degli ottavi di finale di Europa League tra il suo Brighton e la Roma. Una sfida con un amico, quel De Rossi che oggi aveva speso parole al miele per De Zerbi definendolo un genio: “Non mi sento un genio né più bravo degli altri – ammette – De Rossi lo rispetto come persona perché abbiamo gli stessi valori, per questo siamo amici e lo sono anche le nostre figlie. Daniele ha dato un’impronta diversa in poco tempo. Ha subito cambiato una squadra già forte che era andata due volte in finale”.
De Zerbi giocherà in Italia per la prima volta dal 23 maggio 2021, giorno dell’ultima partita alla guida del Sassuolo: “È un orgoglio tornare in Italia con questa squadra. Ho allenato Foggia, Benevento, Sassuolo, Shakhtar e Brighton. Tornare nel mio Paese è motivo di grande orgoglio”. Ad attenderlo ci sarà l’Olimpico sold-out: “Abbiamo giocato all’Old Trafford e vinto, vediamo domani se l’Olimpico ci intimorirà – ammette l’allenatore – Da italiano conosco la spinta di questo stadio. Per noi è sicuramente un esame. Credo debba darci ancora più forza giocare in uno stadio così. La Roma è forte e ha esperienza. Noi non ne abbiamo, ma siamo qui per giocarcela. Sappiamo contro chi giochiamo e in quale stadio. Sappiamo quanto abbiamo fatto in un anno e mezzo. Noi non giochiamo solo per raggiungere i quarti, ma perché nel nostro club stiamo scrivendo la storia. Qualcosa di impensabile anni fa”.