1 Mar 2024In Breaking News10 Minuti

Conferenza Stampa De Rossi: “Il Monza è una squadra forte, ma siamo pronti su tutto”

Daniele De Rossi, allenatore della Roma, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della partita di campionato contro il Monza:

Sono tutti disponibili a parte Abraham e forse Karsdorp. La gestione Dybala visti i prossimi impegni ravvicinati?
“Stanno tutti bene, a parte Karsdorp che non verrà con noi per un fastidio al ginocchio, nulla di grave ma ha bisogno di una gestione un po’ più lunga. Sono serenissimo perché metteremo la squadra che penso ci potrà permettere di vincere la partita. Dybala? Sta bene, non so quante volte ha giocato 110 minuti e poi 90 tre giorni dopo, penso sia un discorso psicofisico: si trova bene, è felice, quando fai tripletta anche qualche acciacco sembra meno fastidioso”

Palladino-De Rossi. Come te l’aspetti il Monza?
“Nelle ultime partite hanno cambiato qualcosina, hanno ottenuto risultati positivi e un po’ di dubbio ce l’abbiamo. Dobbiamo essere pronti ad affrontare una squadra che imposti a tre o costruisca a quattro, siamo pronti su tutto. Incontreremo una squadra forte, è un allenatore che stimo particolarmente, abbiamo fatto il corso insieme, ci è scoppiata questa cosa in mano insieme, a lui un po’ prima, e ci siamo sentiti anche qualche giorno fa. Il futuro è dalla sua secondo me, domani ovviamente proveremo a batterlo”

Si può dire che la Roma sia più famiglia di ieri?
“Io non so com’era ieri, posso aver sentito qualcosa, qualcuno può avermi raccontato qualcosa ma non è il mio lavoro. Cerco di gestire come ho fatto alla Spal, quando i risultati magari non erano positivi e non è molto diverso da quando gestivo lo spogliatoio da capitano o senatore, è ovvio che c’è un ruolo e ci sono scelte da fare diverse. Quando sei capitano sei amico di tutti, quando sei allenatori dodici o tredici in panchina li mandi. Se non siamo famiglia, stiamo andando nella direzione per diventarlo: è quella la maniera di vivere lo spogliatoio, la squadra, la propria professionalità. Se si sta bene si viene un’ora in più per fare una postura o una terapia. I calciatori secondo me devono essere felici di venire al campo e di fare tanta fatica, felici di venire a fare un lavoro che fisicamente e mentalmente deve renderti forte. Siamo felici di venire al campo, veniamo qui dalle 07:15 fino al pomeriggio, oggi fino alle 19.40. Loro devono sapere che avranno un allenatore, uno staff famigliare, degli amici, ma devono venire a fare il lavoro loro altrimenti il nostro atteggiamento, per forza di cose, dovrebbe cambiare”

La tripletta di Dybala col 3-5-2 è stata solo una casualità? Lukaku per la prima volta è stato messo in discussione ma è entrato molto bene, a che punto è?
“Ha fatto gol su rigore, uno da 30 metri e uno su un inserimento dei suoi: non c’è nulla di tattico che non gli permetta di fare questo quando giochiamo a quattro, è soltanto una casualità il cambio del modulo. A quattro in passato ha fatto grandi cose, se analizziamo i gol sono tutte situazioni che possono capitare anche se giocassimo 5-5-0. Romelu messo in discussione non so cosa intendi, tutti siamo messi in discussione, Dybala idem, io per primo. A volte le scelte sono in funzione del rendimento, altre perché magari ha giocato cento partite per 90 minuti. A Frosinone l’ho levato perché non stava giocando benissimo nel primo tempo, la condizione di Lukaku è quella di un giocatore che è una stella come dici tu e entra, fa a spallate con tutti, corre come un matto Condizione migliore per un giocatore non esiste. Il giocatore che gioca tutte le partite è contento, quello che quando lo togli entra e si comporta come farebbe un ragazzino alla prima presenza è il giocatore perfetto per ogni allenatore. Sorprendente? Ma è il suo lavoro, cosa deve fare? Sarebbe sorprendente se entrasse col muso, fa il fenomeno, non corre. In questo spogliatoio non ne vedo nessuno. Da giocatore era forse una delle cose che mi dava più fastidio, quando entri in campo in allenamento devi andare forte e in partita devi andare ancora più forte”

Lei ha creato una bolla sportiva, attorno a lei però sembra esserci una situazione da lavori in corso. Percepisce questa area di smobilitazione?
“No, siamo bravi noi ed è brava la società a metterci a disposizione tutta questa serenità. I risultati ci stanno aiutando, diciamo che noi siamo un’ala distante, anche fisicamente, dal resto della società. Se vai ai centri del Manchester City o altri, la prima squadra non si accorge neanche se scoppia una bomba perché stanno proprio da un’altra parte. Le grandi società riescono a mettere la squadra in una condizione ideale per concentrarsi sul lavoro ed è quello che sto facendo io. Non sono insensibile a quello che succede ma mi devo interfacciare con la società per quello che riguarda il mio ruolo, la società, con Lina, con Maurizio, quelli che ci sono ora, sono a disposizione mia a 360 gradi per 24 ore al giorno. Se alzo il telefono, fusiorari permettendo, posso parlare con Ryan e Dan e sono sempre lì a disposizione quindi non posso lamentarmi di nulla. Noi dobbiamo concentrarci sui risultati, l’atmosfera a me sembra molto positiva, non credo stiano succedendo tante cose diverse da quelle che succedono in altri club”

Smalling può essere impiegato a quattro o deve sistemare ancora qualcosina?
“Magari è solo una premura esagerata mia, magari avrebbe fatto ancora meglio a quattro. È solo che quando non giochi da molto non sei abituato a certe scalate, a certi spazi e la mia idea era mettergli due cani da guardia ai lati che lo facessero stare comodo. In futuro sarà un giocatore molto importante per noi a prescindere dallo schieramento”

Paredes giocherà domani? È ancora più al centro, è migliorato in alcuni posizionamenti come diceva?
“Non perdiamo neanche tempo a parlare della gestione del pallone anche se gli sto chiedendo cose diverse rispetto a quelle che erano state le sue abitudini. È un giocatore intelligente, lo è anche in non possesso dove però era troppo istintivo. Avevo compagni che prendevano bei voti perché facevano dieci scivolate e recuperavano quattro palloni, io magari ne facevo una ma altre volte, temporeggiando, permettevo ai miei compagni di recuperare. Difensori e centrocampisti devono essere riflessivi secondo me”

Nelle rotazioni dei difensori centrali, c’è l’opzione del tre e mezzo di Spalletti che conosci bene?
“Sì, potrebbe. Mancini è uno che ha calcio in testa, è uno di quelli che giocando da centrocampista centrale che più mi ha riempito, secondo me lo ha fatto benissimo con Fonseca. Abbiamo tre terzini destri bravi e secondo me anche Angelino può giocare a destra, naturalmente con attitudini diverse”

Il Monza ha messo in difficoltà un po’ tutti e sa andare sulle fasce, la Roma sembra soffrire quelle situazioni
“All’andata anche il Monza, in dieci, fece una grande partita. Sono meno aggressivi del Torino o dell’Atalanta. Sui cross è importante la marcatura in area, a volte quello che conta è la gestione di quel cross, sul gol di Zapata le marcature sono giuste ma quello che magari andava fatto era un supporto in più ad Angelino contro Bellanova visto che avevamo preparato la gara anche su questo, sapendo che ha una gamba differente rispetto al nostro”