INSIDEROMA.COM – MATTEO LUCIANI – 7 gennaio 2001. La ‘befana’ è da poco arrivata nelle case degli italiani e il massimo campionato è pronto a ripartire con la Roma di Fabio Capello in testa alla classifica come ormai accade ininterrottamente dall’ottobre precedente.
I giallorossi si trovano di fronte l’Atalanta di Vavassori, vera sorpresa della Serie A 2000/2001: proprio la Roma ne fece già le spese a settembre, venendo eliminata in Coppa Italia e dando così il là a una contestazione asperrima in quel di Trigoria.
La baby squadra orobica chiuderà la stagione al settimo posto e al momento dello scontro con i capitolini è addirittura terza in solitaria.
La Roma, dal canto suo, veniva dal tour de force che prima della sosta natalizia l’aveva vista impegnata nel derby (quello di Paolo Negro-gol…) e nello scontro al vertice contro la Juventus (conclusosi 0-0 all’Olimpico di Roma).
Capello si presenta all’Atleti Azzurri d’Italia privo di Batistuta, Emerson (ancora infortunato) e Zebina. Orobici senza il bomber Rossini. Si gioca sotto una pioggia battente che rende il campo ai limiti della praticabilità.
Pronti via e Roma subito in vantaggio: Totti spostato sulla sinistra serve Montella in area, che appoggia per Delvecchio il quale con un preciso diagonale trafigge Pelizzoli. Prima rete in campionato per Super Marco.
L’Atalanta ha una reazione rabbiosa, ma disordinata. Il più attivo è Doni, ma è costretto a stare lontano dalle punte per aiutare il centrocampo. Al 29′ lo stesso Doni, solo davanti a Lupatelli spedisce a lato di testa la più ghiotta occasione per pareggiare. Al 39′ viene annullato un gol a Ventola per fuorigioco. Due minuti dopo la Roma raddoppia: palla in profondità per Tommasi che controlla e insacca.
Nella ripresa le condizioni del campo diventano sempre più proibitive e le occasioni degne di nota sono veramente poche.
Al 22′ capitolini in 10 per l’espulsione di Zanetti per somma d’ammonizioni. Un salvataggio sulla linea di Siviglia ed un paio di interventi di Lupatelli è tutto ciò che la cronaca offre.
Nella stessa giornata le dirette avversarie della Roma non vincono e si capisce sempre di più la forza dei giallorossi che li porterà a giugno a vincere il loro terzo scudetto.