22/12/2001 – Emerson, Samuel, Tommasi. La Roma travolge il ‘Chievo dei Miracoli’
INSIDEROMA.COM – MATTEO LUCIANI – Sette partite, sette vittorie: questo l’impressionante ruolino di marcia casalingo del Chievo Verona di Gigi Del Neri, al debutto assoluto nella massima serie, prima della sfida del 22 dicembre del 2001 contro la Roma di Fabio Capello.
I giallorossi, reduci dalla sbornia tricolore post 17 giugno 2001, hanno iniziato la stagione (in campionato) nel peggiore dei modi. Dopo il trionfo in Supercoppa Italiana contro la Fiorentina, infatti, i ragazzi di Capello hanno racimolato la miseria di due punti nelle prime tre gare della Serie A 2001/2002.
Tutto cambia a partire dalla quarta giornata, sempre ‘grazie’ ad una sfida contro la Viola.
Da quel momento in poi, la Roma si ritrova ed inizia a volare. Prima della sfida della gelida serata del 22 dicembre sopra citato, infatti, i giallorossi sono terzi in classifica a quota trenta punti, distanti di una sola lunghezza dall’Inter di Cuper e di due punti proprio dall’incredibile favola del Chievo Verona neopromosso.
Si tratta, quindi, di una sfida di altissima classifica.
Capello punta su un ormai collaudato 3-5-2 con: Antonioli in porta, linea difensiva costituita da Zebina, Samuel e Panucci, i soliti Candela e Cafu sulle fasce (pronti a spingere in fase di possesso romanista e tornare in difesa quando è il Chievo a gestire la sfera), centrocampo dove giostrano Tommasi, Lima ed Emerson ed attacco con il duo Totti-Delvecchio.
Il Chievo, dal canto suo, può schierare tutti i propri titolari nel classico 4-4-2 di stampo delneriano, con Eriberto (allora si chiamava ancora così!) e Manfredini a spingere come ossessi sulle linee esterne del campo e la coppia Marazzina-Corradi a tentare di impensierire la retroguardia giallorossa.
La prima, vera occasione della partita giunge al minuto venticinque, quando Cafu, direttamente da calcio d’angolo, serve un pallone delizioso sulla testa di Emerson, che colpisce in maniera eccellente ma trova sulla propria strada l’ex Lupatelli; miracolo del numero dieci (sì, avete letto bene) del Chievo e nuovo corner per la Roma. Proprio sul calcio da fermo seguente, arriva il vantaggio giallorosso: azione fotocopia della precedente ed Emerson che stavolta lascia Lupatelli senza scampo. 1-0 per noi.
Si va al riposo con questo risultato. Roma grintosa, ma Chievo che quando riparte rischia di far male.
Al settimo minuto della ripresa, infatti, Marazzina scappa alla guardia di Samuel e si trova praticamente a tu per tu con Antonioli, che lo stende per non permettere al futuro giallorosso di battere a rete e trovare il pareggio.
Cartellino rosso e Roma che deve giocare in dieci uomini i restanti trentotto minuti di gara.
Dalla panchina entra Pelizzoli, tornato fra i convocati per la prima volta dopo circa due mesi alle prese con la pubalgia; un rientro con i fiocchi, non c’è che dire. L’ex portiere dell’Atalanta, infatti, ‘accompagna’ sulla traversa la punizione magnifica di Eugenio Corini e tiene la Roma in partita.
I giallorossi soffrono dannatamente ma tengono e, al minuto ventinove del secondo tempo, addirittura raddoppiano. Stavolta è ‘The Wall’, Walter Samuel, a battere Lupatelli; sempre di testa e sempre da azione sviluppatasi da corner. E’ delirio giallorosso e i numerosissimi tifosi giunti da Roma si fanno sentire più che mai al grido di ‘I Campioni d’Italia siamo noi!”.
A suggellare una prestazione di straordinaria efficacia e personalità ci pensa, poi, Damiano Tommasi che, servito da una ‘imbucata’ fenomenale di un certo Francesco Totti, si lancia verso la porta e batte Lupatelli con un preciso diagonale.
Cesari fischia la fine. La Roma ha compiuto una piccola impresa: battere il Chievo sul suo campo dopo sette vittorie consecutive al Bentegodi.
I giallorossi volano, così, al secondo posto in classifica, scavalcando proprio i clivensi, e restando attaccati all’Inter, distante solo un punto.