INSIDEROMA.COM – FEDERICO FALVO – La Roma esce dal campo del Genoa con un solo punto. A pochi secondi dalla prima vittoria del campionato è arrivata la doccia fredda, un colpo di testa di De Winter che ha sancito il definitivo pareggio. Il terzo della stagione, in quattro partite disputate. Un bottino troppo magro per una squadra che ambizioni da Champions League. Adesso basta, serve la vittoria.
SI SBLOCCA DOVBYK – Eppure nella prima frazione di gioco la Roma sembrava essersi messa alle spalle le prestazioni poco convincenti delle prime uscite. Si concede sempre qualcosa, ma la squadra fa girare bene palla e si muove nel modo corretto. Koné, una volta presa palla, punta verso l’area avversaria. Pisilli marca stretto ed in fase offensiva si stacca dal centrocampo per provare l’inserimento e dare modo a Dybala di accorciare e ricevere sui piedi. Saelemaekers ed El Shaarawy allargano le maglie della difesa rossoblu e puntano l’area quando possibile.
Ne guadagna anche la pericolosità, con due ghiotte occasioni nel giro di pochi minuti sventate da un ottimo Gollini che dapprima blocca un tiro centrale di Dovbyk e successivamente allunga in angolo un piazzato di El Shaarawy. L’estremo difensore del Genoa, al 37′, era arrivato anche sul tap-in di Dovbyk; ma la palla è comunque terminata in rete. Un gol tanto atteso per l’attaccante della Roma, che ha dovuto aspettare altri cinque minuti di revisione VAR per un presunto fuorigioco. Si chiude così la prima frazione di gioco, con la Roma in vantaggio per 1-0.
Da segnalare anche un rigore non concesso su Dybala nonostante l’ausilio del VAR.
SOLITA STORIA – La ripresa comincia nel peggior modo possibile. Alexis Saelemaekers si infortuna ed è costretto a lasciare il terreno di gioco. Per lui, lo si scoprirà nella serata di ieri, si parla di una frattura composta del malleolo mediale per cui sarà operato già oggi. Un duro colpo per la Roma, che da questo momento in poi perde lucidità commettendo molti falli e rinunciando a fare tutto quello di buono fatto nel primo tempo. In un colpo solo sono mancate la cattiveria agonistica, la voglia di chiudere la partita ed il desiderio di sovrastare (sportivamente parlando) l’avversario.
È subentrata la paura, la Roma si è chiusa per provare a non subire più piuttosto che dominare la partita, ed infatti è arrivata la beffa finale. Nasce tutto da uno scontro di gioco tra Pellegrini e Sabelli, con il capitano giallorosso che rimane a terra e dopo essere stato soccorso dai sanitari è costretto a lasciare il campo come da regolamento. Il gioco prosegue ed il Genoa conquista un calcio di punizione; mentre De Rossi, che continuava a chiedere all’arbitro perchè non avesse fischiato fallo su Pellegrini, viene espulso per proteste. Il numero sette della Roma chiede di rientrare ma intanto il Genoa batte la punizione nel cuore dell’area giallorossa dove De Winter stacca di testa e pareggia.
Ad onor del vero bisogna ammettere che su Pellegrini non vi è fallo ma è un semplice contrasto di gioco. Nel primo tempo succede la stessa cosa ma a parti invertite con l’arbitro che lascia correre.
ADESSO BASTA – Termina, dunque in pareggio il match di Marassi. Un altro pareggio. Adesso basta pareggiare, la Roma deve tornare a vincere e farlo già domenica prossima. Basta scendere in campo con queste prestazioni altalenanti. Basta dare tutto in una frazione di gioco per poi sparire nella seconda. Basta creare poche occasioni e sprecarle pure. Basta giocare con un atteggiamento che potrebbe sembrare di superiorità verso gli avversari. Basta, anche, con le prestazioni mediocri di alcuni giocatori.
È vero che siamo la Roma, che siamo una grande squadra e non siamo quelli visti in queste prime quattro partite. Ma adesso basta sentirselo solo dire, è arrivato il momento di dimostrarlo veramente e seriamente.
Si deve lavorare, molto duramente, sistemare tutto quello che non va, fare un’inversione di rotta. Si deve correre, pressare senza sosta e non risparmiarsi mai; perchè le altre corrono mentre la Roma è ancora inchiodata li, in fondo. Si deve tirare fuori il carattere, quello che la Roma ed il suo allenatore hanno quasi sempre avuto quando la guidava sul campo con il numero 16 sulle spalle. Si deve iniziare a fare sul serio, altrimenti arriverà un “basta” molto più pesante che potrebbe destabilizzare tutto l’ambiente, sia all’interno dello spogliatoio che quello del tifo.
Adesso basta, rivogliamo vedere la vera Roma.