14/12/2008 – Una rimonta da urlo per credere ancora alla Champions
INSIDEROMA.COM – MATTEO LUCIANI – E’ il 14 dicembre del 2008 e i giallorossi di Luciano Spalletti si apprestano ad affrontare i sardi allenati da Massimiliano Allegri. Dopo un avvio di stagione stentato, il club capitolino ha iniziato ad ingranare e si trova ora in sesta posizione, a quota 23 punti, a quattro lunghezze dall’ultimo posto utile per disputare i preliminari di Champions League.
Il Cagliari, dal canto suo, staziona a metà classifica, in nona posizione, forte di ben otto punti di vantaggio sulla zona retrocessione. Entrambe le squadre attraversano un ottimo momento di forma. La Roma ha, infatti, ottenuto quattro vittorie ed un pareggio nelle ultime cinque partite giocate mentre il Cagliari è reduce da tre successi ed un pareggio negli ultimi quattro impegni.
Una sfida che si preannuncia, dunque, tutt’altro che semplice per la truppa di Spalletti. L’allenatore di Certaldo, inoltre, perde i pezzi per questo match, dovendo fare a meno di Doni (infortunatosi durante il riscaldamento), Aquilani, Brighi, Pizarro e Taddei. Il tecnico toscano ridisegna così la sua Roma con un 4-3-2-1 che prevede in campo i seguenti undici: Artur, Cassetti, Mexes, Juan, Riise, Cicinho, De Rossi, Perrotta, J. Baptista, Vucinic, Totti.
Allegri risponde con il suo consueto (almeno nell’esperienza in terra sarda) 4-3-3 scegliendo i seguenti uomini: Marchetti, F. Pisano, Lopez, Canini, Agostini, Fini, Conti, Biondini, Cossu, Jeda, Larrivey.
La partita è piacevole sin dalle prime battute, con i giallorossi che sono più frizzanti e spesso si fanno vedere dalle parti del futuro laziale Marchetti. La prima occasione è creata da Mirko Vucinic con un tiro a giro; la parabola finisce sul palo e il Cagliari si salva. I ritmi di gioco sono elevati ma le due squadre non riescono a creare molte occasioni, annullandosi sostanzialmente a vicenda. Le uniche occasioni provengono da tiri dalla lunga distanza, che finiscono la loro corsa ai lati delle porte difese da Artur e Marchetti.
Al 37′, ancora Vucinic è protagonista in area avversaria e chiede a gran voce un rigore, ma Trefoloni lascia correre, invitando il montenegrino a rialzarsi. Due minuti dopo, il numero nove romanista, con una bella sponda di testa, serve Francesco Totti, che con uno splendido sinistro da fuori area sigla la rete dell’1-0. La Sud esplode e pure Spalletti esulta, convinto di aver messo sul giusto binario una partita tosta. Prima dell’intervallo, inoltre, viene (giustamente) annullato un gol a Julio Baptista per fuorigioco.
Nella ripresa, si parte con Panucci al posto dell’acciaccato Juan nella Roma ed Acquafresca che rileva Larrivey tra le fila dei sardi. I giallorossi sembrano da subito in grado di gestire il vantaggio ma al 58′ un episodio beffardo cambia il match: si tratta di una bellissima punizione del ‘solito’ (unicamente contro la Roma) Daniele Conti, che porta il punteggio sull’1-1.
I giallorossi sembrano in bambola e iniziano a subire l’iniziativa del Cagliari. Jeda va vicinissimo al raddoppio, ma spreca una grande occasione. Pochi minuti dopo, però, proprio il brasiliano non fallisce e mette dentro, ottimamente servito da Cossu davanti all’incolpevole Artur.
L’Olimpico ora sembra un acquario: completamente ammutolito.
Spalletti butta nella mischia Menez, al posto di un inconcludente Julio Baptista, per provare a dare brio all’attacco e i giallorossi si riversano in avanti. Il forcing romanista porta al pareggio al minuto 77. E’ Simone Perrotta ad inventarsi una spettacolare semirovesciata per battere Marchetti. Luciano Spalletti ora ci crede e inserisce anche Montella per Cicinho.
La Roma è tutta a trazione anteriore e crea occasioni su occasioni: prima Totti colpisce la parte superiore della traversa con un pallonetto poi Perrotta sfiora il palo con un gran tiro. Il tempo è scaduto e la partita sembra ormai volgere al termine.
Al 90′, però, Menez si invola sulla fascia sinistra mettendo il turbo, getta la palla in mezzo all’area e Vucinic è il più veloce di tutti a raccogliere la sfera, dopo una serie di rimpalli, siglando la rete del definitivo 3-2. E’ apoteosi.Lo Stadio Olimpico esplode, Spalletti impazzisce di gioia e la corsa del montenegrino sotto la Sud è irrefrenabile.
La Roma vince la quinta partita consecutiva, vola a 26 punti e mantiene inalterato il distacco dalla zona Champions. L’Europa, con questa grinta, sembra sempre meno un miraggio.