INSIDEROMA.COM – ALESSANDRO CAPONE – Il sole che tramonta portando con se il giorno. Le luci dei lampioni si accendono su una serata che non è come le altre. Come ogni anno questa è la notte del richiamo della passione li, dove tutto è nato. Il senso di appartenenza a questi colori, a questo popolo ti spinge nel luogo in cui lo stesso giorno del millenovecentoventisette ebbe inizio un sogno. Lo stesso sogno che novantesei anni dopo portiamo ancora avanti con orgoglio e vanto tenendo in alto nome e colori della nostra città. Tutto racchiuso in quella maglia, che è quella che tiene il sudore. Per chi come te ci crede non è mai stata una questione di nomi o vittorie, di campioni o soldi. E’ sempre stato (e sempre sarà) arrivare in porto dopo aver combattuto contro la tempesta con tutto il resto dell’equipaggio. E’ sempre stato essere tutti fianco a fianco in qualsiasi luogo o circostanza. Si può gioire o essere tremendamente delusi, ma comunque tutti insieme. E anche stasera saremo li, fra brindisi e sorrisi a ricordare il momento che ha cambiato la storia di tutti quelli che ne fanno parte, che da una generazione all’altra ha portato avanti e trasmesso la voglia di stringersi un po’ e di credere in qualcosa che ancora oggi, se non lo vivi, a parole non si può far capire fino in fondo.
Ed è così che uscendo di casa percorri le vie della città. Hai l’impressione che tutto sia calamitato verso quel posto che in questa notte è come se sprigionasse una particolare magia. In quella stretta via, nel centro della Città Eterna, si concentreranno sentimenti ed emozioni.
Un passo dopo l’altro i pensieri vanno agli anni passati e a quante ne hai passate mentre calpestando i sanpietrini immagini quel che potrà riservare il futuro. La meta si avvicina avvolto dalla storia millenaria e dallo scenario che solo la tua città può offrire. Le bandiere colorano ogni via e in lontananza i primi cori rimbombano fra i vicoli. L’andatura lenta come a voler prolungare questi momenti e goderti a pieno ogni istante. Lì in fondo dei fumogeni riempiono con i nostri colori l’aria smossa dalle bandiere sventolate con fierezza e con l’energia che fra poco, a mezzanotte, raggiungerà il suo apice.
E poi…eccolo…civico 35 di Via Uffici del Vicario. Dietro a questo portone nacque un’idea, di quelle che diventano valore. Nacque il sogno, da cui nessuno mai ci sveglierà . Nacque una speranza a cui delle volte tutti ci aggrappiamo. Nacque… forse nascemmo noi, o comunque una parte di noi. Nacque la Associazione Sportiva Roma. Trovi il tuo spazio mentre il conto alla rovescia ti avvicina al momento. Poi l’urlo come ad un gol e subito dopo bottiglie che si toccano illuminate dai sorrisi e dalle luci delle torce che si riflettono nel fumo che si alza verso il cielo dell’Urbe Immortale andandola ad avvolgere del suo tempo del nostro giallo e rosso. La tua voce che diventa un tutt’uno con le migliaia di voci che intonano canti e caricano corpo e anima.
Battute, sguardi e poi qualche passo di nuovo verso il portone. Lo guardi e lo sfiori con le dita. Ti scappa un sorriso, come a tutti. Ed è in quei sorrisi che è racchiuso tutto il senso. In questi cuori che battono per qualcosa che è parte di ciascuno di noi. Ed è per questo che Roma nostra brillerà… ancora e ancora. Tanti Auguri Associazione Sportiva Roma 1927. Tanti Auguri a te…noi.
a cura di Alessandro Capone